Quando sulla confezione di un cosmetico leggiamo la scritta cruelty free (“senza crudeltà” in inglese) significa che, in teoria, quel prodotto non è stato testato su animali. Di solito è accompagnata dall’effige di un coniglietto variamente stilizzato.
In realtà, i cosmetici totalmente cruelty free non esistono (o sono rarissimi).
L’idea di scrivere questo articolo, che ha un taglio fortemente giuridico, nasce mentre sto navigando tra i cosmetici più venduti del momento e le tante novità che devo selezionare e testare, sia per il piano editoriale di questo blog, sia per le consulenze ai miei clienti.
Noto che, per alcuni marchi, il logo “cruelty free” è diventato un banale simbolo pubblicitario, da esibire senza criterio, per vendere più prodotti.
Nel frattempo la mia gatta si rotola sugli appunti accanto a me, aumentando le fonti di calore a cui sono esposta e, per proporzionalità inversa, diminuendo la mia pazienza verso le pubblicità senza senso, talvolta palesemente ingannevoli, forse partorite da uffici marketing che non hanno mai studiato mezza normativa. Tanto nessuno controlla.
Vediamo dunque come funzionano i test su animali per quanto riguarda i prodotti cosmetici.