Dopo aver parlato di quali sono gli ingredienti da evitare in creme, sieri, fluidi e in generale nei prodotti leave on (leggi qui), ho ritenuto fosse necessario un passo indietro per presentare la rubrica “Come leggere l’inci dei prodotti cosmetici” e dare alcune linee guida generali e fondamentali.
Quindi come leggere l’inci dei cosmetici? Leggerlo senza capirlo è un esercizio linguistico del tutto inutile, se non sai da che parte prendere quella lista in cui termini chimici e botanici in inglese e latino che si mescolano fastidiosamente.
In questo articolo imparerai le regole BASILARI per capire la struttura dell’inci e poter così comprendere al meglio i vari approfondimenti che seguiranno e che verranno qui raccolti in una sorta di indice della rubrica stessa.
- Ordine decrescente
Gli ingredienti sono scritti in inci in ordine di quantità decrescente, a partire quindi da quello presente in quantità maggiore per poi scendere.
Ne consegue che il primo ingrediente è il piú abbondante, e di solito si tratta di acqua o di qualche idrolato vegetale.
Se invece il primo ingrediente è un olio, hai davanti a te un mix di oli (liquidi o solidi che siano) oppure una crema particolarmente nutriente. - La soglia dell’1%.Sotto questa soglia il produttore NON è più tenuto a elencare gli ingredienti secondo un ordine preciso, ma può in pratica mescolarli a proprio piacere, o divertirsi a metterli in ordine alfabetico, se gli aggrada. Non vale più l’ordine decrescente.
Dove inizia la soglia dell’1% nell’inci dei cosmetici?
Una spia utile in molti casi è il conservante phenoxyethanol, largamente impiegato nei prodotti non ecobiologici. Questo ingrediente NON può essere utilizzato in percentuale maggiore dell’1% per legge, quindi hai la certezza matematica che tutto ciò che viene dopo di lui è presente quantità inferiori.
In generale, quando incontri conservanti, profumo, allergeni del profumo o regolatori del pH, hai la certezza assoluta di essere sotto la soglia dell’1%.
ATTENZIONE alle eccezioni
Molto spesso capita che il phenoxyethanol, così come le altre tipologie di sostanze appena indicate (conservanti, profumo ecc…) siano presenti in concentrazione più bassa dell’1%.
Questo vuol dire che anche alcuni degli ingredienti che li precedono potrebbero essere sotto la soglia dell’1%, e comunque abbiamo la certezza che non si discostano da quantitativi contenuti.
Oppure in alcuni casi può succedere che un’azienda scriva il phenoxyethanol in fondo all’inci, visto che non è vincolata a elencare in ordine gli ingredienti sotto questa soglia, e sembrerà così che tutto ciò che lo precede sia in quantità superiori: non è detto.
Un’altro trucchetto che può servire, per i più esperti, è conoscere la colorazione delle diverse sostanze, e capire dal colore del prodotto se la quantità è esigua o abbondante.
Un esempio utile è l’ingrediente antiage coenzima Q10, in inci ubiquinone, sostanza dall’intenso colore arancione fluo.
In qualsiasi posizione sia elencato in inci il nostro Q10, se il prodotto è completamente bianco, siamo già nella lista casuale degli ingredienti ben sotto l’1%.
In generale, se la crema è bianco candido e dovrebbe essere piena di estratti vegetali fino a scoppiare, fatti due domande.
A cosa mi serve la regola dell’1%?
A sapere se mi prendono in giro. Se un’azienda reclamizza l’aloe (per fare un esempio) come “attivo principale”, “alta concentrazione”, “prodotto all’aloe”, e questo povero aloe si trova dopo il conservante, non sarà poi così concentrato come dicono. E nemmeno funzionale: il cosmetico può essere comunque ottimo, ma non grazie all’aloe.
ATTENZIONE all’ingrediente: come dirò nell’articolo sui principi attivi, alcuni di essi si utilizzano normalmente a percentuali molto molto basse, ed è perfettamente normale e giustissimo trovarli relegati in fondo alla nostra lista inci.
Pertanto dovresti sempre informarti sulla sostanza che ti interessa, prima di indignarti per la sua posizione defilata in inci.
Un esempio classico è la vitamina A, retinolo e derivati: si usa generalmente allo 0,5% e molto raramente la troverai a percentuali maggiori.
In generale, rifletti: pensa all’ingrediente che stai cercando e puoi facilmente intuire con un po’ di buon senso che l’olio di Argan può essere tranquillamente usato a vagonate, diversamente da un attivo potente e con molte controindicazioni.
Pallini rossi, gialli e verdi.
Del biodizionario ho già ampiamente parlato nell‘articolo in cui spiego il perchè io NON lo utilizzo per l’analisi degli inci.
Infatti, poter leggere l’inci di un prodotto cosmetico, e decidere se va bene per te o meno, devi PRIMA decidere quali sono le tue priorità e cosa stai cercando.
La domanda non è “questo prodotto va bene?”, ma chiediti sempre se il cosmetico che stai valutando è adatto e va bene per il tuo obiettivo e le tue necessità.
Vuoi un prodotto ecologico? Va benissimo il biodizionario, che ti indicherà soprattutto l’impatto ambientale di ogni sostanza.
Vuoi un prodotto soprattutto funzionale? Informati prima su quali sono gli attivi fondamentali per risolvere il tuo problema.
Vuoi un prodotto certificato biologico? Devi controllare se l’azienda aderisce a qualche standard di certificazione bio esponendo l’apposito bollino.
Vuoi un prodotto funzionale, biologico, dermocompatibile e a basso impatto ambientale? Devi studiare delle vagonate di libri fino a capire nel merito di ogni singolo ingrediente ed essere in grado di vedere e valutare la formula nel suo insieme e nel concerto della tua intera routine.
Per evitarti questa perdita di tempo infinita e renderti la vita molto più semplice, c’è il mio servizio di consulenza cosmetica personale SOS Skincare, di cui trovi tutte le informazioni leggendo qui.
Grazie a questo servizio sfrutti sostanzialmente la mia esperienza e i miei studi, che vengono applicati alle tue necessità, tagliando una netta scorciatoia attraverso tutti i passaggi di cui sopra.
Altrimenti, ci ritroviamo qui sul blog, dove in ogni articolo trovi gli strumenti che devi assolutamente conoscere per poter operare le tue scelte cosmetiche in completa autonomia.
La rubrica “Come leggere l’inci dei prodotti cosmetici” è stata creata proprio nell’ottica di fornire indicazioni importanti sulle formulazioni cosmetiche per informare e rendere autonomo chi non può o non vuole usufruire di una mia consulenza.
Oltre a questa importante introduzione di oggi, puoi approfondire i seguenti argomenti:
N.B. Questo elenco verrà aggiornato in futuro
- Ingredienti da evitare nell’inci dei cosmetici
- Attivi ed eccipienti nell’inci dei cosmetici
- Profumo, allergeni e allergie. Meglio naturale o sintetico?
- Ingredienti comedogeni nell’inci dei cosmetici
- Ingredienti antiage nell’inci dei cosmetici
- Inci delle creme solari: come leggerli e scegliere la migliore – introduzione
- Filtri chimici – Come leggere l’inci delle protezioni solari
- Filtri fisici e nano – Come leggere l’inci delle protezioni solari
- Ingredienti da evitare nell’inci delle protezioni solari
- Conservanti, parabeni e altri problemi
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Dorothy 🌸
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Ciao Dorothy,
Molto belli e utili gli articoli dove condividi con noi alcune informazioni teoriche per aiutarci a capire meglio il mondo della cosmesi. A me piacerebbe approfondire le proprietà dei singoli ingredienti/attivi, sopratutto quelli di origine vegetale. Sul web è difficile trovare informazioni del tutto scientifiche e a volte la moda di un ingrediente lo fa apparire come la panacea di tutti i mali o l’ingrediente universale che non può mancare mai. Mi è capitato in passato anche di leggere dei libri di fitoterapia per cercare di capire le proprietà delle singole piante ma purtroppo devo dire che anche questo non è bastato perché, anche in questo caso, dipende molto da chi scrive il testo e da come scrive
Ciao Bianca!
Ti ringrazio per il suggerimento, devo pensare a come impostarli perchè siano fruibili e soprattutto perchè siano di facile inserimento su Google, ma l’idea è ottima 🙂
Buona giornata,
Dorothy