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BEAUTY ROUTINE SETTIMANALE & SPECIALI – Autunno 2018 – MY SKINCARE ROUTINE parte 2

Bentornata nella mia skincare routine!
Questa è la seconda parte della mia routine cosmetica per l’autunno 2018, dove troverai i trattamenti settimanali e complementari alla skincare viso, come maschere e altre coccole per la pelle, ma anche prodotti per la cura del corpo e integratori utili in un’ottica dermocosmetica.
Per comprendere pienamente alcune scelte e avere un’idea più chiara di come utilizzare le informazioni che leggerai, ti consiglio di partire dalla beauty routine quotidiana per il viso, che trovi QUI.
Altrimenti, buon proseguimento di lettura!

MASCHERE – TRATTAMENTI SPECIALI VISO E CORPO – INTEGRATORI

  • MASCHERA 1

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A ‘PIEU – Daily Sheet Mask Green Teaquesta
Si tratta di una comodissima scatola contenente ben 33 maschere in tessuto, da prelevare con le apposite pinzette incluse. I fogli sono ben imbevuti di siero acquoso al the verde, con una forte componente lenitiva e restitutiva (grazie ad attivi come allantoina, centella asiatica, betaina), che calma rapidamente la pelle.
Una confezione di questo tipo permette di fare un uso molto frequente delle sheet mask, ed è una soluzione ottima anche per chi non vuole investire troppo in questo tipo di trattamenti, proprio perché eliminando le buste singole serve ovviamente meno siero e si risparmia molto anche in termini ecologici.
La qualità di queste daily sheet mask A ‘Pieu non è di sicuro la migliore sul mercato, ma è comunque di gran lunga superiore rispetto alle celeberrimi Tony Moly I’m Real, giusto per dare un metro di paragone che in tanti possono comprendere. L’aderenza è molto buona e il potere calmante del siero è evidente.
Stiamo comunque parlando di sheet mask che costano molto meno di un euro per foglio, il cui potere umettante è pensato per l’uso quotidiano e non come trattamento speciale una tantum.
Personalmente le utilizzo soprattutto di sera, prima dell’olio al retinolo citato nella skincare routine quotidiana.

  • MASCHERA 2

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DR. JART+ – Wrinkless Solutionquesta
Queste sono invece maschere in gel di cellulosa, quindi non classiche maschere di tessuto ma formate da due pezzi di gelatina trasparente, decisamente più difficili da applicare sul viso ma estremamente funzionali se si guarda  la funzionalità calmante, il potere idratante, che rende immediatamente più turgida e soda la pelle, e la presenza di attivi antiage (adenosina e peptidi) che lavorano per proteggere le fibre di sostegno della cute e per stimolare il mantenimento di una produzione di collagene di qualità.
La quantità di siero contenuta in queste buste è quasi eccessiva, peraltro si tratta di una formula eccellente per cui il mio consiglio è versarne un po’ sul palmo e bagnare bene il viso prima di mettere la maschera stessa (che scivolerà il triplo del normale, ma può essere tenuta in posizione con queste sovramaschere lavabili, che sono brutte, ma mi permettono di stare un’ora davanti al PC a lavorare senza che la maschera si asciughi o si sposti).
A proposito, il lato delle maschere Wrinkless Solution che va sulla pelle è quello protetto dalla pellicola trasparente.

  • MASCHERA 3

JOWAÉ – Masque d’eau repulpantquesta
Maschera carina per le pelli disidratate: si tratta di un gel denso dal tocco siliconico ma dalla formulazione eco-dermo-compatibile.
Non vi trovo particolare differenza rispetto ai sleep pack, quei prodotti da applicare in abbondanza al termine della routine serale e da lasciare sul viso per tutta la notte; ne ho citato uno di Tony Moly molto simile a questo (per la texture) la scorsa primavera, solo che a parità di prezzo lo sleepn pack di Tony Moly contiene doppio prodotto e molti più funzionali di questa maschera idratante.
L’utilizzo come crema/maschera per la notte non è previsto dalle istruzioni di Jowaé, ma in realtà è la scelta ottimale se si vuole mantenere un minimo del potere antiossidante, già blando, di questa formula.
Tuttavia, questa gelatina mi torna utile soprattutto per mantenere idratata la pelle quando lavo i capelli e e devo aspettare qualche minuto prima di poter applicare la skincare per qualsivoglia motivo (anche solo per tenere un impacco in testa).
Nonostante Jowaé (che fa capo ai laboratori Phyto e Lierac, tanto per capirci) consigli di far assorbire il residuo di prodotto dopo la posa di dieci minuti, è meglio armarsi di tonico e cotone per togliere più gelatina possibile, altrimenti si crea un pastone con i prodotti successivi.

  • TRATTAMENTO SPECIALE 1

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ETUDE HOUSE – Laugh Lines Care Patchquesto
Di queste mascherine sagomate, specifiche per le linee naso-labiali, mi interessava in particolare la tecnologia “spicule care” che, declinata in diverse forme, ho visto apparire negli ultimi anni in una moltitudine di patch riempi-rughe dal costo spropositato.
In questo caso, il prezzo è irrisorio e ho ceduto alla curiosità di verificare l’utilità di questi micro aghetti contenuti nella mascherina in hydrogel, che dovrebbero veicolare in profondità nella pelle il siero idratante. Le micro-spine non si sentono e non fanno male, ma con la giusta frequenza d’uso (minimo 2 volte a settimana) riescono a sollevare la pelle molto bene.
Mantenendo la pelle estremamente idratata e turgida si riduce infatti l’impatto delle contrazioni muscolari sul derma e si rallenta la formazione delle linee d’espressione, per quanto sia inevitabile parlare e ridere e quindi continuare a sollecitare il tessuto connettivo di della zona naso-labiale.
Molto carina anche la formulazione contenente antinfiammatori (vitamina B5, allantoina, acido glicirretinico), e soprattutto adenosina, ingredienti che combattono in sinergia la distruzione delle fibre di collagene che impediscono la fessurazione del derma.

  • TRATTAMENTO SPECIALE 2

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PETITFÉE- Gold Hydrogel Eye Patchquesto
Classiche mascherine sagomate in hydrogel, da applicare sul contorno occhi e ovunque ci sia da reidratare la pelle aiutando l’assorbimento degli attivi: questo tipo di confezioni permette di fare un eccellente mantenimento a basso costo, in seguito all’uso di patch più tecnologici confezionati singolarmente (e molto più costosi).
La formula non è adatta a pelli molto sensibili a causa dei tanti estratti vegetali che rappresentano un rischio allergico. Il siero contiene diversi antiossidanti (ginseng, artemisia, the verde) e lenitivi (rosa, betaina, scutellaria) ma è proprio la mascherina ad avere la capacità di idratare in profondità e potenziare la penetrazione della skincare.
Qui, però, una menzione particolare è dovuta ad alcuni componenti del “+5 Golden Complex” contenuto nel siero di queste mascherine Petitfée: oro 24k (serve solo ad avere i brillantini), collagene (la classica gelatina che idrata ma non aumenta magicamente il collagene cutaneo, già approfondito qui), ma soprattutto Swiftlet Nest Extract, letteralmente estratto di nido di uccelli tropicali.
Chiaramente questo non è un prodotto vegan, ma è interessante scoprire che il nido delle Salangane si usa in alcune regioni asiatiche per cucinare una zuppa di tradizione secolare e pertanto esistono dei veri e propri allevamenti finalizzati alla raccolta di questi nidi bianchi e semi-lucidi, che altro non sono che saliva di volatile solidificata, quindi con una buona componente proteica e minerale.
Non per tutti.

  • IDRATANTE CORPO

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BIOS LINE – Cell Plus crema rassodante questa
Premessa necessaria: quando una crema è definita “rassodante” si intende che tra i suoi attivi dovremmo trovare idratanti e restitutivi in grado di mantenere sana, compatta ed elastica l’epidermide. Un cosmetico rassodante non può tonificare magicamente i muscoli rilassati da una vita troppo sedentaria, al massimo può essere il vigoroso massaggio svolto durante l’applicazione a dare dei miglioramenti in tal senso.
Detto questo, la crema Cell-Plus ha una formulazione idratante e lenitiva, adatta alle pelli disidratate (colorito spento, pelle che tira) ma non a quelle secche (screpolature ed epidermide molto sottile).
Si tratta infatti di un prodotto con una base più sintetica che vegetale, pur senza scadere in siliconi o petrolati unticci e soffocanti, che protegge la pelle senza residui oleosi e rinforza la barriera idrolipidica grazie ad acido ialuronico e un mix di estratti vegetali tra cui spiccano il Cardo mariano (contro lo stress ossidativo) e l’Alfalfa (cicatrizzante e rigenerante).
Profumino delicato e accogliente, da profumeria classica, adatta al mantenimento quotidiano ma non a situazioni critiche. In più, la confezione da 400 ml è molto conveniente.

  • DETERSIONE CORPO

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VEGETAL PROGRESS – Nablus Sapone al datteroquesta
Ho già parlato in passato di come una saponetta ben fatta sia una scelta ottimale in sostituzione del classico docciaschiuma, perché deterge altrettanto bene ma rovina molto meno il film idro-lipidico cutaneo. Per fare una prova, consiglio di iniziare a sostituire il detergente liquido per le mani con una saponetta: magicamente avranno bisogno di meno crema o addirittura smetteranno di risultare secche.
Questo accade perché la saponetta parte da una materia grassa e, per quanto sul viso sia controindicato per il pH molto alto e per l’aggressività eccessiva rispetto alla detersione per affinità, sul corpo rappresenta un eccellente compromesso.
In questo periodo sto utilizzando un morbidissimo sapone di Nablus, della tradizione artigianale palestinese, contenente solo olio d’oliva certificato biologico EcoCert, datteri, glicerina e il necessario alla saponificazione. Rispetto al sapone di Aleppo, che contiene una grossa quantità di olio di alloro di dubbia provenienza e potenzialmente molto irritante, questo è un sapone adatto anche a pelli delicate e reattive.
L’odore naturale del sapone non è coperto da nessun olio essenziale aggiunto.

  • INTEGRATORE CAPELLI

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MONELLI EZIO – Keplingquesto
Integratore semplicissimo, a base di olio di borraggine ed estratti di miglio ed equiseto, attingendo esclusivamente alla tradizione erboristica.
Si tratta di una formula che pensa anche alla pelle, aiutando il riequilibrio della barriera cutanea dall’interno attraverso gli acidi grassi della borragine, e al contempo supporta una ricrescita sana dei capelli persi durante la fisiologica caduta autunnale dei bulbi a fine ciclo.
Per far rinascere più capelli sani possibile, i bulbi hanno bisogno di tutta una serie di micronutrienti, tra cui spiccano la proteina L-cisteina, vitamine e sali minerali, in parte contenuti proprio negli estratti di equiseto e di miglio, che hanno un’ottima capacità rimineralizzante e rinforzante sui capelli in arrivo, tanto da essere studiati come possibili aiuti nell’alopecia post-chemioterapica, ma soprattutto rappresentano eccellenti risorse per la prevenzione.

  • INTEGRATORE / TISANA

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Infuso di MENTHA VIRIDIS (Mentha Spicata) questo
Ricordo alla perfezione quanto, nel 2007, venne pubblicato uno studio in Phytotherapy Research dal dipartimento di Biochimica Clinica della Suleyman Demirel University, dove si valutava l’effetto del the di mentastro verde (mentha spicata o mentha viridis) sui livelli di androgeni nelle donne con irsutismo.
Gli ottimi risultati sono poi stati confermati da studi successivi, con significative riduzioni del testosterone libero e un aumento dei livelli di estrogeni, rendendo questa particolare menta una risorsa utile per tutte quelle situazioni in cui c’è uno squilibrio a favore degli ormoni androgeni (irsutismo, ma anche ovaio policistico).
Più di dieci anni fa, mi misi a cercare le foglie di questa specifica varietà di menta in ogni erboristeria e in ogni negozio di the e tisane sfuse, senza esito, tanto che accantonai la ricerca, pur non avendo mai dimenticato questo studio.

Qualche settimana fa, la menta ha trovato me, per puro caso, spuntando tra i prodotti consigliati mentre guardavo delle tisane natalizie, così ho deciso di bere almeno fino all’estate una tazza gigante di infuso di menta verde ogni mattina, al posto del solito the (verde anche lui) con cui accompagno di solito la colazione, per vedere cosa succede a fine primavera.
Anche qualora i peli dovessero continuare a crescere ovunque, nella solita quantità e velocità, il piacere di avere una tisana di menta dolce (non punge, non serve zuccherarla, è già buonissima così) mi va comunque benissimo.
Metto un cucchiaio raso di foglie in una tazza da 400 ml (si, lo so, sembra un boccale per la birra ma assicuro che è una tazza da colazione).

  • INTEGRATORE VITAMINA D3

Vitamin D3 1000 UI Vegan questo
Non mi espongo al sole, indosso quotidianamente una protezione solare e pertanto la mia pelle di sicuro non produce abbastanza vitamina D3. Non cambia molto tra gli integratori di vitamina D, semplicemente in questo caso la capsula è prodotta con ingredienti vegetali anziché con la classica gelatina animale.
Faccio presente che la dose da me utilizzata (1000 UI = 25 mcg) è un mantenimento minimo per evitare carenze e sopperire alla mancata esposizione al sole.
Se si è già in deficit, questa dose può non bastare e serve prima di tutto un medico.
Ho già parlato dell’integrazione della vitamina D nell’apposita rubrica, e in considerazione di una carenza generale che tocca l’80% degli italiani consiglio vivamente di darci un’occhiata.
Basta infatti una protezione spf 8 per bloccare la sintesi di vitamina D3 e, considerando che non si trova in quantità adeguate negli alimenti in natura (qualcuno vuole mangiare fegato tutti i giorni?), in nord Europa è obbligatorio aggiungerla a cibi confezionati di largo consumo per arginare il deficit dilagante.
Siccome per produrla sarebbe necessario stare al sole circa 20 minuti ogni giorno senza proteggersi, cosa che non faccio e non ho intenzione di fare, preferisco integrarla anche io.

  • INTEGRATORE OMEGA 3

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NUTRIVA – Omega 3 TGquesto
Questa confezione di Omega 3 Nutriva è stata proprio un lusso che mi sono concessa ricordandomi quanto mi fosse piaciuta la loro vitamina D3 in caramelline vegan (questa). Devo però sottolineare che a parità di qualità e dosaggio per perla, questo olio di pesce costa circa il doppio di quelli che uso di solito.
Una comparazione tra vari marchi che producono Omega 3 è stata fatta QUI.

Chi mi segue da un po’ sa che gli omega tre per me NON sono solo un’integrazione stagionale ma un impegno quotidiano 365 giorni all’anno.
Solo chi ha a disposizione in tavola diverse volte a settimana sardine, acciughe, aringhe, sgombri e altro pesce azzurro, preferibilmente di piccola taglia, può pensare di fare a meno degli omega 3. Certo, è estate, il pescato è economico e abbondante, ma non sempre si ha tempo e voglia di pulire e cucinare sardine.
Dei benefici degli omega 3 per la pelle abbiamo già ampiamente parlato QUI nell’apposita rubrica, che consiglio vivamente di leggere.
Riassumendo, la nostra alimentazione è eccessivamente sbilanciata verso gli omega 6, e queste due tipologie di acidi grassi necessitano invece di un equilibrio preciso, non solo per la prevenzione di malattie più serie, ma anche per la pelle.
Un’integrazione di almeno 400 mg al giorno di EPA permette di ricevere un’azione:
antiossidante e antinfiammatoria, utile sia a livello antiage che per chi soffre di impurità di tipo acneico
– protettiva contro i danni solari, in quanto secondo uno studio svolto dall’Università di Manchester gli omega 3 aumentano la soglia di eritema, e addirittura diminuiscono l’incidenza di cancro cutaneo fotoindotto (questo non vuol dire che sia consigliabile prolungare l’esposizione solare se si assumono omega 3)
– protettiva contro il fotoinvecchiamento, poichè l’EPA blocca gli enzimi indotti dalle radiazioni UVA, responsabili della distruzione del collagene (Journal of Lipidic Research, 2005).
Senza controindicazioni, a meno che la tua alimentazione non sia vegetariana, perché l’EPA purtroppo si trova esclusivamente nel pesce.

Dorothy Danielle
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10 pensieri su “BEAUTY ROUTINE SETTIMANALE & SPECIALI – Autunno 2018 – MY SKINCARE ROUTINE parte 2

  1. Silvia says:

    Salve, mi scusi, ho notato che nell’inci Della maschera oro sono presenti sia Peg che EDTA, volevo chiederle la sua idea in proposito.
    Grazie
    Silvia

    • Dorothy says:

      Buongiorno Silvia,
      Sui PEG, copio e incollo da un mio precedente articolo su come leggere l’INCI dei cosmetici:

      Sostanze oleose sintetiche, che vengono create unendo un olio (vegetale o sintetico) con dell’ossido di etilene, pertanto sono anche chiamati “etossilati”.
      Il rapporto quantitativo tra olio di base e ossido di etilene viene indicato dal numero che accompagna il PEG.
      Ad esempio, il comunissimo PEG-40 hydrogenated castor oil è un solubilizzante etossilato da olio di ricino, in cui per ogni mole di olio di ricino ci sono 40 moli di ossido di etilene.
      Non è difficile intuire come i PEG peggiori per la pelle per dermoaffinità siano quelli coi numeri più alti, dato che le possibili tracce di ossido di etilene lasciate dal processo di etossilazione risultano potenzialmente cancerogene. Per non parlare del rilascio di diossano.
      Non inquinano molto e danno un bel tocco ai prodotti, ma vanno evitati accuratamente ai primi posti dell’inci come emollienti principali perchè solo leggermente solventi, mentre possono passare in posizioni più defilate, dove sono spesso utilizzati anche come solubilizzanti, emulsionanti e surgrassanti.

      Insomma, un PEG come legante in una maschera non mi dà alcun tipo di fastidio, ancor più considerando la percentuale minima.

      L’EDTA è invece un chelante, ossia sequestra i metalli per renderli disponibili per essere disciolti in acqua. Non è ecosostenibile perchè ittotossico, ossia problematico per l’ecosistema marino. Questo rende sempre più importante evitare molecole del genere nei prodotti a risciacquo, mentre in prodotti leave on non rappresenta un grosso problema.
      Ad onor del vero, molecole come l’EDTA vengono utilizzate per la bonificazione dei terreni dai metalli pesanti, salvando così la salute di tante persone, ma resta il problema dello smaltimento.
      A livello ecologico è difficilmente sostituibile se si vuole anche il potere antibatterico dell’EDTA, ma esistono delle alternative. Resta pacifico che una molecola biodegradabile non fa comunque sparire magicamente i metalli pesanti, che se finiscono in mare sono comunque un problema.

      A presto,
      Dorothy

  2. Camilla says:

    Grazie per l’articolo come sempre molto interessante!
    Dopo aver letto il suggerimento in una routine passata (credo quella dell’autunno/inverno scorso), ho deciso di provare la saponetta per lavare il corpo (per le mani da diversi anni usiamo solo quelle). Casualmente ho acquistato la stessa di cui parlavi allora, Ariancia e Cannella de La Saponaria (arancia e cannella è una combinazione che adoro 😀 ). La sto usando da troppo poco per avere un’idea ben definita sui risultati, ma mi trovo molto bene a livello di gradevolezza d’uso. Peraltro essendo solida e non liquida teoricamente uno potrebbe portarla anche nel bagaglio a mano in aereo, che è un’ulteriore comodità, quindi direi che come sempre il tuo suggerimento è stato ottimo. Grazie ancora!
    ps. Spero che il maltempo non ti stia maltrattando troppo… Ho visto scene da incubo al telegiornale relative alla Liguria.

    • Dorothy says:

      Ciao Camilla,
      Grazie in ritardo a te per il gentilissimo commento e per il feedback!
      Sono contenta che la saponetta come detergente corpo stia piacendo, è utilissima soprattutto per chi spesso si dimentica di mettere la crema e per i viaggi in aereo è extra comoda, oltre ad essere più sostenibile a livello ambientale.
      Come purtroppo tutta Italia ha visto, abbiamo avuto causa maltempo dei danni abbastanza grossi da durare mesi e mesi, e mi è dispiaciuto vedere che il problema si è poi diffuso un po’ ovunque.
      Anche questi eventi possono però essere una spinta verso una maggiore consapevolezza ecologica e ambientalista, per quanto temo che nei prossimi anni saremo comunque abbonati ad eventi climatici di questo tipo.
      A presto!
      Dorothy

  3. Maria says:

    Ciao Dorothy, buonanotte a te e buon inizio settimana, Grazie per l’articolo che Ho visionato soltanto oggi.
    A me interessano molto Gli integratori di vitamina D3 e di Omega 3, Peccato che per quanto riguarda i secondi, mi capiti sempre il ritorno in bocca del sapore di pesce.
    Mi hai ricordato che devo assumerli, stanno ritornando i brufoletti da acne.
    Sai una cosa, nonostante l’ applicazione due volte al giorno del Prolis gel di Fitocose, non c’è nessun miglioramento della situazione, anzi… L’unica cosa a cui sembra reagire la pelle irritata ed infiammata, è il siero alla niacinamide 10% più zinco The ordinary, al quale sono passata dopo 15 giorni di infruttuosa applicazione del prolis gel.
    Non lo so, ma mi sono fatta l’idea che questi attivi di fitocose, in realtà non siano tanto attivi sulla pelle, Sicuramente non in termini abbastanza immediati (non mi aspetto il miracolo, però almeno che non insorgano nuovi brufoli, e che si sfiammano quelli già esistenti, cosa che in realtà non è accaduta). Questa esperienza, mi scoraggia Dab acquistare Fitocose Per quanto riguarda eventuali altri prodotti curativi dichiarati, per il futuro (acidi, prodotti schiarenti, ecc).

    • Dorothy says:

      Buongiorno Maria,
      Purtroppo non ho abbastanza informazioni per poter capire cosa sarebbe necessario alla tua pelle e per valutare se il Prolis ha bisogno di più tempo (due settimane sono proprio poche) o se è semplicemente non adatto o non ben inserito in una routine adeguata. Andrebbe valutato anche nel contesto della tua intera skincare, ossia a livello di bilanciamento e interazione con gli altri prodotti che usi.
      Poi per carità, ci sta benissimo che sulla tua pelle non funzioni per una moltitudine di motivi possibili; considera anche che se continuano a spuntare imperfezioni la causa è decisamente altrove.
      Avrebbe più senso usare Prolis e Niacinamide The ordinary allo stesso tempo, uno al mattino e uno di sera: due applicazioni al giorno dello stesso prodotto non garantiscono in alcun modo una più rapida o più incisiva funzionalità, mentre diversificare gli attivi nel corso della giornata permette di attaccare i problemi cutanei su più fronti.
      Fitocose ha sicuramente referenze più delicate e altre più aggressive, da un punto di vista strettamente tecnico posso dire di aver sempre trovato i prodotti strettamente corrispondenti a quanto fosse possibile aspettarsi dall’INCI, ma è perfettamente possibile non trovarvisi bene.
      Buon proseguimento
      Dorothy

  4. Giusi says:

    Ciao Dorothy,
    Questa tua rubrica è sempre fonte di grande ispirazione per me, sia sul piano della bellezza che su quello della salute.
    Ti ringrazio davvero per il tempo e la passione che ci dedichi.
    Buona domenica,
    Giusi

    • Dorothy says:

      Ciao Giusi,
      Grazie a te per il gentilissimo commento, mi sento assolutamente onorata se i miei articoli possono essere fonte d’ispirazione.
      A presto!
      Dorothy

  5. Laura says:

    Grazie mille per le utilissime informazioni. Mi permetto solo un appunto: l’URL segnalato sulla tua mail della tisana di menta invia all’olio di carota, sicuramente è una svista (al sabato sera ci si riposa!) Un caro abbraccio e un saluti
    Laura

    • Dorothy says:

      Ciao Laura,
      Grazie mille a te per la segnalazione, ho corretto!
      Un abbraccio, buona Domenica!
      Dorothy

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