Bentornata nella mia skincare routine!
Questa è la seconda parte della mia routine cosmetica per la primavera 2018, dove troverai i trattamenti settimanali e complementari alla skincare viso: maschere, trattamenti d’emergenza, prodotti corpo e integratori utili al benessere della pelle e degli annessi cutanei.
Per comprendere pienamente alcune scelte e avere un’idea più chiara di come utilizzare le informazioni che leggerai, ti consiglio di partire dalla skincare routine quotidiana per il viso, che trovi nella prima parte di questa rubrica, cliccando qui.
Altrimenti, buon proseguimento di lettura!
MASCHERE – TRATTAMENTI SPECIALI VISO E CORPO – INTEGRATORI
- MASCHERA 1
TONY MOLY – Intense Care Dual Effect sleeping pack – questa
Questo sleeping pack null’altro è che una maschera da lasciare sul viso per la notte; può essere utilizzata ogni sera oppure solo ogni tanto sopra al resto dei quotidiani trattamenti serali, per aggiungere un “Dual Effect” schiarente e antiage. Fa parte della linea più orientata al funzionale del brand coreano Tony Moly, che in Sud Corea non si fila quasi nessuno ma che da noi ha fatto furore con le sue maschere in tessuto.
Proprio perché si tratta di una maschera, la sua consistenza non è quella di una crema, ma è pastosa, grassa al tatto e gelatinosa al tempo stesso, ma questo non impedisce, se gradita, di utilizzarla al posto della crema idratante serale. Tende comunque a restare appiccicoso e consistente sulla pelle, assicurando un ottimo effetto idratante.
La formula della Dual Effect Sleeping pack non è ecobio, ma relega le concessioni al sintetico in quantità ridotte, rendendo l’inci parzialmente dermoaffine.
Interessante, in particolar modo, è l’abbondanza di arbutina, attivo utile per contrastare le macchie, che unita alle ceramidi e a vari antiossidanti vegetali rende questa maschera un bel trattamento per pelli disidratate e con problemi di fotoinvecchiamento.
Addirittura, la profumazione sarebbe stata studiata per migliorare la qualità del sonno a livello aromaterapico, personalmente posso dire che è davvero gradevole.
- MASCHERA 2
NATURE’S – maschera purificante viso – questa
Credo che questa di Nature’s sia la maschera all’argilla per pelli impure meno secca che abbia mai provato.
Resta quasi elastica sulla pelle, morbida pur asciugandosi, lasciando la pelle vellutata e luminosa. Questa delicatezza rende la maschera purificante di Nature’s adatta a pelli normali e miste con qualche problema di impurità, ma non è assolutamente indicata per pelli grasse e oleose, in quanto gli eccessi di sebo restano esattamente dove li avete lasciati.
L’odore di mandorle amare non è il mio preferito, ma può piacere e non è invadente.
- MASCHERA 3
MEDIHEAL – W.H.P. white hydrating charcoal mineral mask – questa
Torniamo in Corea per la maschera in tessuto, con cui idratare profondamente la cute e migliorare l’assorbimento degli attivi della routine. Trovo che questo tipo di maschere diano il meglio se utilizzate di sera dopo un trattamento funzionale in gel, ma nulla vieta di usarle al mattino.
Le sheet mask WHP di Mediheal, a parte la coreografia del carbone che rende la maschera nera (ma non tinge la pelle), hanno soprattutto proprietà idratanti e anti macchie, basandosi sull’azione combinata della vitamina B3 e dell’acido glicirretinico, entrambe molecole antinfiammatorie e inibitrici della tirosinasi, meccanismo di formazione della melanina.
Estremamente idratanti, sono maschere di eccellente vestibilità e durata sul viso, ben imbibite del loro gel fluido.
- TRATTAMENTO SPECIALE
MIZON – Acence blemish out pink spot – questo
L’ultimo prodotto coreano di questa routine è un trattamento da usare brufoli infetti e infiammati, e si preleva esclusivamente con l’uso di un cotton fioc. La parte liquida gialla contenente un antibatterico piuttosto aggressivo, igienizzando anche il cotton fioc, la polvere sul fondo è invece morbida argilla rosa, che asciuga e protegge lo spot trattato.
Il Blemish out pink spot di Mizon non va quindi agitato, anche se sembra un prodotto bifasico, e soprattutto deve essere utilizzato solo sui singoli brufoli infiammati e infetti (se sono gonfi e fanno male c’è sempre un’infiammazione batterica in corso), perchè meno la nostra pelle viene a contatto col triclosan quando non indispensabile, meglio è.
Questo antibatterico, oltre ad essere non ecosostenibile, si accumula per via sistemica nell’organismo, per cui è preferibile senza dubbio usarlo in modalità bomba ogni tanto su piccoli spot, piuttosto che in prodotti da spalmare su tutto il viso come purtroppo capita con alcuni trattamenti anti acne.
Col triclosan, questo trattamento della linea Acence di Mizon funziona fin troppo bene, tanto che in una o due sere combatte benissimo il gonfiore e la sensazione di dolore/fastidio tipica delle impurità batteriche, che in primavera è facile si presentino.
Da usare con intelligenza.
- IDRATANTE CORPO
PAI – Comfrey & Calendula Calming body Cream – questa
Questa di Pai Skincare, azienda inglese di skincare biologica, è una semplice crema corpo idratante e lenitiva, con una texture abbastanza ricca da nutrire e ammorbidire bene la pelle secca, ma non tanto da restare unta.
La base del prodotto contiene due oleoliti, di Calendula e di Consolida Maggiore, rispettivamente in olio di oliva e olio di girasole biologici; entrambe queste piante hanno eccellenti proprietà calmanti e antinfiammatorie, che aiutano la pelle a combattere rossori e irritazioni, rendendo efficace la crema in ogni situazione quotidiana.
L’assenza di allergeni del profumo rende questa crema corpo adatta anche a pelli allergiche, ma la scelta apposita di un prodotto lenitivo in questa stagione ha perfettamente senso anche su pelli non problematiche, perchè l’arrivo del caldo aumenta ogni tipo di reattività cutanea, dai semplici sfregamenti coi vestiti alla depilazione.
- OLIO CELLULITE CORPO
KHADI – 10 herbs cellulite oil – questa
Questo olio anticellulite della tedesca Khadi (ma di produzione indiana) si basa sui principi erboristici della medicina ayurvedica, pertanto la sua azione è basata esclusivamente su erbe ed oli essenziali dall’odore forte, speziato e persistente.
Utilizzato dopo la doccia, si massaggia bene e a lungo senza restare oleoso, mentre sulla pelle asciutta è meglio usarne poco ed evitare lunghi massaggi, sia per una questione di unto che di profumazione non a tutti gradita.
Personalmente cercavo qualcosa che non avesse effetto freddo o effetto auto-combustione, ma che aiutasse comunque la circolazione delle gambe, visto che le ore passate seduta alla scrivania sono ormai incalcolabili. La formula dell’olio 10 erbe Khadì lavora molto bene su circolazione e tono cutaneo , entrambi aspetti basilari da tenere in considerazione sia se si soffre di cellulite sia se si conduce una vita sedentaria.
- ESFOLIANTE CORPO
EVERSUS NATURA – Bio tonic scrub alla rosa – questo
Questo di Eversus Natura è lo scrub ecobio più banale e funzionale del mondo, adatto solo a pigri e persone con zero tempo a disposizione, perché con due ingredienti di cucina e tre minuti si può riprodurre in un attimo.
Sale fino e olio nella stessa quantità. Fine.
Certo, qui hanno aggiunto anche il profumo di rosa (non è un’essenza naturale ma sintetica) che rende il prodotto inebriante, e una manciata di zucchero di canna, che varia la granulometria del prodotto, ma a chi ha un minimo di tempo e pazienza consiglio davvero di farlo a casa.
In questo periodo mi trovate particolarmente sotto pressione, e per non dimenticarmi ancora di preparare lo scrub ho preferito prendere un prodotto già pronto ed ecobio che mi togliesse il pensiero.
- INTEGRATORE ANTIOSSIDANTI
ALGOVIT – Super Q10– questo
Degli antiossidanti ne abbiamo già parlato nell’ultimo paragrafo della rubrica sugli integratori di collagene, e ho citato proprio questo mix di Q10 e acido alfa lipoico.
Gli antiossidanti aiutano a evitare che i radicali liberi dovuti all’inquinamento, al sole, ma anche solo all’attività fisica e al normale metabolismo corporeo, facciano danni e inneschino reazioni a catena distruggendo cellule e DNA cellulare.
Pertanto, almeno un paio di mesi l’anno, a maggior ragione se qualcuno sta iniziando a riprendere l’attività fisica dopo un periodo di stop, sono utilissimi.
Mentre il Q10 viene utilizzato dai mitocondri cellulari per la produzione di energia, l’acido alfa lipoico inibisce la perossidazione dei lipidi e protegge le membrane cellulari, rigenerando gli altri antiossidanti.
Non se ne faccia, mi raccomando, un’integrazione continuativa, perché il corpo ha bisogno anche di scartare le proprie cellule che non funzionano più alla perfezione.
- INTEGRATORE VITAMINA D3
LIFE EXTENSION – vitamin D3 1000 UI – questo
Non mi espongo al sole, indosso quotidianamente una protezione solare e pertanto la mia pelle di sicuro non produce abbastanza vitamina D3. Non ho grosse novità in termini di marchi e prodotti, perchè in termini di rapporto qualità/quantità/prezzo non ho trovato nulla di meglio che riprendere un prodotto già utilizzato in passato.
Ho già parlato di questa integrazione nell’apposita rubrica, e in considerazione di una carenza generale che tocca l’80% degli italiani consiglio vivamente di darci un’occhiata.
Basta infatti una protezione spf 8 per bloccare la sintesi di vitamina D3 e, considerando che non si trova in quantità adeguate negli alimenti in natura (qualcuno vuole mangiare fegato tutti i giorni?), in nord Europa è obbligatorio aggiungerla a cibi confezionati di largo consumo per arginare il deficit dilagante.
Siccome per produrla sarebbe necessario stare al sole circa 20 minuti ogni giorno senza proteggersi, cosa che non faccio e non ho intenzione di fare, preferisco integrarla anche io.
- INTEGRATORE OMEGA 3
GJAV – Omegreen – questo
Avete già visto questo prodott e se dovessi stilare una classifica dei migliori integratori di Omega 3, gli Omegreen sarebbero sicuramente nella Top 3.
Chi mi segue da un po’ sa che gli omega tre per me non sono un’integrazione stagionale ma un impegno quotidiano 365 giorni all’anno.
Solo chi ha a disposizione in tavola diverse volte a settimana sardine, acciughe, aringhe, sgombri e altro pesce azzurro, preferibilmente di piccola taglia, può pensare di fare a meno degli omega 3.
Dei benefici degli omega 3 per la pelle abbiamo già ampiamente parlato nell’apposita rubrica, che consiglio vivamente di leggere.
Riassumendo, la nostra alimentazione è eccessivamente sbilanciata verso gli omega 6, e queste due tipologie di acidi grassi necessitano invece di un equilibrio preciso, non solo per la prevenzione di alzheimer e malattie cardiache, ma anche per la pelle.
Un’integrazione di almeno 400 mg al giorno di EPA permette di ricevere un’azione:
– antiossidante e antinfiammatoria, utile sia a livello antiage che per chi soffre di impurità di tipo acneico
– protettiva contro i danni solari, in quanto secondo uno studio svolto dall’Università di Manchester gli omega 3 aumentano la soglia di eritema, e addirittura diminuiscono l’incidenza di cancro cutaneo fotoindotto (questo non vuol dire che sia consigliabile prolungare l’esposizione solare se si assumono omega 3)
– protettiva contro il fotoinvecchiamento, poichè l’EPA blocca gli enzimi indotti dalle radiazioni UVA, responsabili della distruzione del collagene (Journal of Lipidic Research, 2005).
Senza controindicazioni, a meno che tu non sia vegetariana, perché l’EPA purtroppo si trova esclusivamente nel pesce.
Dorothy 🌸
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Salve Dorothy. Ti seguo sempre con piacere; così dopo aver letto il tuo articolo su collagene ho deciso di acquistare due integratori da te menzionati: risveratrolo e super Q10 di algovit. Sono solo una decina di giorni che gli prendo e non saprei dire se la mia pelle ha trovato giovamento, ma sento meno stanchezza è più energia. Vorrei sapere la dose di Q10 – una oppure 2 capsule al dì? Per ora prendo solo una, per testate la reazione del mio stomaco…Grazie.
Buonasera Liliana,
Il coenzima Q10 ha spesso un effetto del genere, considerando che viene utilizzato dalle cellule proprio per la generazione di energia attraverso la respirazione aerobica.
Considerando che l’integrazione ottimale è intorno ai 100-200 mg, anche una sola capsula di Super Q10 va benissimo.
Buon proseguimento, a presto!
Dorothy
Grazie mille.
Grazie mille Dorothy!
Ciao Dorothy,
ti seguo ormai da qualche anno, e questa rubrica è la mia preferita!
Dato che ho visto che utilizzi integratori acquistati su Amazon, vorrei chiederti come ti regoli nel verificarne l’affidabilità, insomma quali parametri tieni in considerazione nella scelta, vista la varietà dell’offerta.
Io personalmente ho quasi paura ad acquistare questo genere di prodotti, anche se vederli consigliati da te mi ha incoraggiata.
Ti ringrazio per il tuo tempo, i tuoi articoli sono sempre più interessanti.
Un abbraccio,
Giusi
Ciao Giusi,
Grazie a te per essere sempre tra le mie lettrici e per aver apprezzato questa rubrica un pochino più leggera!
Amazon in fin dei conti è un supermercato su scala mondiale, una finestra sul mondo utile ad uscire un pochino di casa, nel quale è possibile conoscere marchi esteri di buona qualità, sia parlando di cosmetici che di integratori.
Ad esempio, la vitamina D qui citata e che uso ogni giorno da ormai quasi un anno è di un marchio statunitense attivo anche in Europa e che lavora da quasi 40 anni, poco conosciuto da noi ma famosissimo negli USA. Addirittura le loro perline di vitamina D utilizzano olio extravergine di oliva per la solubilizzazione della molecola attiva; i costi sono diversi dai nostri solo perchè negli USA c’è una più radicata cultura dell’integrazione, che viene maggiormente consigliata da parte dei medici nutrizionisti.
Allo stesso modo nella rubrica sugli integratori di collagene sono citati integratori:
– Naturaforte, azienda familiare tedesca delle campagne di Brüggen, con certificazione biologica tedesca ed europea
– Wehle, marchio tedesco che possiede un impero di brand per la nutrizione sportiva, tra cui My Protein
– Focus Supplement, marchio inglese che produce integratori anche conto terzi con stabilimenti ISO o GMP
È chiaro che in questo mare magnum globale anche io devo prima informarmi per poi acquistare, ma penso che accadrebbe la stessa cosa se mettessimo sulla versione di Amazon americana, tedesca o britannica marchi come Aboca, Remedia Erbe, Zuccari, Monelli o Dr. Giorgini: noi conosciamo la qualità di questi marchi, per quanto siano di nicchia anche qui, ma i non-italiani dovrebbero prima superare l’iniziale diffidenza con della sana informazione.
È anche vero, e sicuramente sono io che sbaglio, che riguardo agli integratori almeno per ora mi tengo solo su marchi Europei o Nord Americani, perché conosco meglio la disciplina e la tutela legale, ma ci sono talmente tante aziende che vale sempre la pena cercare qualche informazione in più davanti ad un nome nuovo.
Sui cosmetici non mi faccio grossi problemi, purchè i marchi siano conosciuti nel paese di origine e sia disponibile una corretta e completa informazione sui componenti (Sud Corea e Giappone sono assolutamente i benvenuti, ma per questi uso un pochino meno Amazon e di più Ebay o altri canali, soprattutto per reperire prodotti che da noi non sono ancora arrivati), ma in termini di garanzie legali la produzione europea resta la migliore al mondo.
Buon proseguimento!
Dorothy
Ho capito, in pratica fai ricerche sul produttore e sugli ingredienti utilizzati, cosa che mi sembra molto sensata.
Motivo in più per fidarsi dei tuoi consigli!
Ti ringrazio, comunque.
Da Amazon io avevo provato alcuni integratori di Simply Supplements e mi sono trovata bene, soprattutto con un integratore per le articolazioni per mio marito che gli ha dato effettivi benefici.
Ti ammiro tanto per il tuo impegno e la tua trasparenza.
Alla prossima!
Giusi
Ciao Giusi,
Grazie a te per la tua consueta gentilezza e per apprezzare il mio lavoro!
A presto
Dorothy
Cara Dorothy, è sempre un piacere leggere i tuoi articoli! Buon pomeriggio, Elisa.
Buonasera Elisa,
Grazie per averlo letto ed apprezzato!
A presto,
Dorothy
Buongiorno Dorothy, ho letto il tuo (come sempre) interessantissimo articolo sulla vit. D e avrei una domanda da porti: io assumo 10 gocce al giorno di D-base 10.000 (praticamente dovrebbero essere 1000 UI al giorno) che differenza c’è con gli integratori da te proposti? E’ una domanda che mi sono fatta già più volte e non trovo una logica risposta. Il D-Base è convenzionato con il SSN, mentre gli altri integratori sono di libera vendita e i medici tendono a “snobbarli”; non so se il fatto che il D-Base sia riconosciuto dalla ASL sia un certificato di garanzia della sua efficacia o piuttosto il contrario o se non esiste differenza tranne che nei costi e ti sarei grata se tu, quando hai un briciolo di tempo, mi illuminassi in merito perchè sono piuttosto confusa in merito. Io lo assumo perché ho problemi di eccessivo turn over osseo, con paratormone alto e T-Score MOC della colonna vertebrale a -2.5. Dunque, se esiste un problema di qualità nei vari integratori, vorrei saperlo e sono disposta anche a pagarmi l’eventuale prodotto migliore, perché è il mio scheletro, finchè dura, che mi sostiene. Ti ringrazio tantissimo in anticipo e con un abbraccio ti saluto.
Lungi da me dal sostituirmi alle competenze di Dorothy però il tuo caso potrebbe essere diverso e lo paragono a quello del mio compagno. Lui ha avuto un problema cardiaco grave (per fortuna risolto quasi senza conseguenze) ed ora oltre a mangiare pesce azzurro per 4 pasti a settimana assume un integratore di omega che passa il sistema sanitario nazionale e si acquista solo con ricetta del cardiologo. Naturalmente deve prendere anche altre medicine. Io – che non ho problemi, ma solo un poco ipocondriaca – sempre su consiglio della cardiologa uso un normale integratore di omega in libera vendita e mangio con lui i quattro piatti di pesce. Questo per evitare di cucinare sempre due pasti diversi -))) Chi ha un problema di salute spesso ha bisogno di integratori più “sostanziosi” o strutturati. Non è detto che il SSN passi solo cose “scadenti” rispetto a quelle in libera vendita. In bocca al lupo. Ed aspettiamo il parere di Dorothy che conosce la materia meglio di me.
Buongiorno Barbara,
Con gli acidi grassi omega il discorso è esattamente sovrapponibile a quello della vitamina D, per quanto le molecole di cui stiamo parlando siano molteplici e quindi le percentuali possono variare da integratore a integratore (farmaci compresi).
Salvo presenza di principi attivi ulteriori e strettamente farmacologici, si tratta anche in questo caso di sostanze di uso comune che possono essere prodotte e commercializzate anche come integratori a qualsiasi concentrazione. Alla fine parliamo di grasso animale, non di molecole sintetizzate in laboratorio.
Come nel caso della vitamina D, la differenza è sicuramente nei requisita di purezza alimentari (per gli integratori) e superiori per i farmaci, cosa che col pesce ha un suo valore aggiunto.
Nonostante solitamente il mio consiglio sia quello di guardare la composizione e i dosaggi sui foglietti illustrativi di questi farmaci/integratori, è pacifico che in presenza di prescrizione medica sia meglio attenersi a quanto consigliato dal curante, in modo che il medico si assuma la responsabilità e il controllo della riuscita della terapia.
Buon proseguimento
Dorothy
Buongiorno Laura,
In termini di principio attivo, la molecola utilizzata nel Dibase (colecalciferolo) è assolutamente identica a quella utilizzata e commercializzata negli integratori di vitamina D3, con lo stesso identico livello di biodisponibilità trattandosi, appunto, della stessa sostanza in forma già attiva (diverso il discorso in caso di vitamina D2, che non è immediatamente biodisponibile).
Siccome la normativa europea elenca una serie di vitamine e minerali che possono essere utilizzati (anche) negli integratori, le aziende non farmacutiche possono comunque commercializzare queste molecole, anche se sono già presenti come farmaci sul mercato. Tutto qui.
Il Dibase è di fatto un integratore travestito da farmaco, non è che vada a curare qualcosa o sia più efficace, ma semplicemente reintegra quello che il nostro corpo non produce in quantità sufficiente.
Chiaramente la produzione di un prodotto che voglia essere commercializzato come farmaco subisce una trafila di controlli più serrata e permette la dispensazione dal SSN a chi ha disabilità e patologie importanti, considerando che le carenze gravi di vitamina D sono condizioni di competenza medica.
L’unica reale differenza che mi viene in mente in questo caso sono i requisiti di purezza: gli integratori si adeguano alla normativa sulle sostanze alimentari in genere, mentre i farmaci hanno una normativa propria e più stringente, garantendo una purezza superiore che in pazienti con sistema immunitario depresso potrebbe fare la differenza.
Che i medici snobbino gli integratori equivalenti è pacifico, ma il motivo andrebbe chiesto al singolo perchè le risposte potebbero essere tante (detraibilità del prodotto, conoscenza dell’offerta di mercato da parte del medico, provvigioni dell’azienda sulle prescrizioni…).
Solo un’ultima precisazione: se la tua dose giornaliera di Dibase è di 10 gocce dovrebbe aggirarsi sulle 2500 UI, che vanno comunque benissimo.
Buon proseguimento!
Dorothy
Grazie Dorothy per questo aggiornamento!
Io ho tante maschere a casa ma sono sempre dubbiosa circa la tempistica/frequenza/sequenza d’uso..
Alcune possono essere tenute per diverso tempo? Mattina/sera a seconda del prodotto? Dopo l’uso si applica la solita routine?
Ecco siccome non so mai rispondere a queste domande.. le mie maschere sono in fondo a un cassetto!
Un caro saluto e buon fine settimana.
Liza
Buongiorno Liza,
Grazie del tuo gentilissimo commento!
Ogni maschera à senza dubbio un mondo a parte e già solo seguendo le istruzioni di ogni confezione dovresti riuscire a dipanare un pochino la matassa.
In generale, le classiche maschere in crema si applicano di solito subito dopo la detersione, sulla pelle pulita, per poi rimuoverle e andare avanti con i soliti trattamenti.
La prima maschera citata in questo articolo, essendo una “sleeping mask”, è pensata per andarci a dormire, quindi si mette alla fine della routine serale come se fosse una crema normalissima.
Ogni tipologia di prodotto ha caratteristiche talmente peculiari che dare delle informazioni generali diventa complicato, tuttavia, c’è una rubrica di approfondimento in merito che trovi qui.
La preferenza tra mattina e sera è una cosa che normalmente valuto a seconda degli attivi e degli effetti sulla pelle, ma salvo avvertimenti specifici non si tratta di un grosso errore. In generale, di sera non si sbaglia mai.
Buon proseguimento!
Dorothy