Per ottenere un hennè rosso freddo bisogna evitare sostanze acide nell’impasto, che tendono a farlo diventare di un rosso molto più caldo e aranciato. Il mio segreto è impastare l’hennè col gel ai semi di lino.
Un errore comune è credere che per fare l’hennè sia necessario mescolare millemila ingredienti nell’impasto: yogurt, miele, olio, aceto, tisane… niente di più sbagliato.
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Gli acidi (yogurt, limone, aceto) vanno bene solo se desiderate un colore poco intenso e aranciato.
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Le tisane particolarmente colorate sono sostanzialmente inutili. Anche qualora diano un riflesso particolare al colore, svanirebbe al primo shampoo.
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L’olio è deleterio, quasi quanto il silicone, perché riveste il capello rendendolo scivoloso e riduce così la capacità colorante dell’hennè.
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Per l’hennè rosso freddo è necessaria solo acqua. Tiepida, non bollente.
L’acqua bollente (di una tisana appena fatta, ad esempio) cuoce la nostra polvere di hennè, ne altera le caratteristiche e la capacità di rilasciare colore, che sarà molto più blando.
Un’eccellente alternativa all’acqua è il gel ai semi di lino, fantastico per chi ha i capelli secchi o particolarmente lunghi, a rischio di crespo e disidratazione.
Io ho usato per più di un anno acqua e aceto, poi solo acqua e da 8 mesi sto usando solo gel ai semi di lino: le differenza sono abissali.
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Acqua e aceto. Capelli leggermente crespi dopo l’asciugatura, impacco che cola (non sottovalutate questa cosa, perdere la pazienza è facilissimo quando si hanno gocce colorate che scendono ovunque). Cute purificata e pulita molto a lungo.
Colore chiaro, aranciato, tendente al fragola sui capelli molto scuri, dona un riflesso che a poche sta bene, proprio perché decisamente caldo.
Io ho i capelli castano cenere, quindi con un sottotono freddo (i riflessi sono rosa/argento), e il color carota mi sta malissimo…valutate voi in base ai vostri colori o a cosa vi piace.
Chi ha invece un riflesso decisamente caldo o dorato, può azzardarsi a provare questa tonalità di rosso. -
Solo acqua. Capelli sempre un pochino crespi dopo l’asciugatura, impacco che cola comunque (nel frattempo si impara a farlo sempre più denso). Capelli puliti a lungo, molto meno grassi.
Colore raddoppiato in intensità e vibrazione, di un bel tono freddo e inevitabilmente più scuro ma anche molto più evidente. -
Solo gel ai semi di lino. Capelli idratati e morbidi, lunghezze nutrite e cute meno grassa, più pulita. Impacco che non cola anche dopo 5 ore. Colore mogano perfetto, anche grazie ai tempi di posa che si possono dilatare grazie alla comodità dell’impacco, che può essere fasciato morbidamente e resta sempre fermo.
Sporca molto meno perché il gel “intrappola” l’hennè, ne aumenta la spalmabilità e la maneggibilità. Lo adoro.
Edit: La mia ricetta per fare in modo semplice il gel di semi di lino per l’hennè? La trovate qui! 😉
Una volta deciso cosa volete mettere nel vostro impacco, unite 250 ml di acqua o gel alla polvere, e mescolate fino a quando siete sicure che si sia bagnata tutta.
Attenzione: non usate mai stoviglie o utensili di metallo! Io preparo l’hennè con un cucchiaio di legno e una scodella di plastica, così non rovino nulla.
A questo punto l’hennè va lasciato ossidare all’aria, su una mensola o in un altro posto dove non dia fastidio.
Per quanto tempo va fatto ossidare? Attraverso questa tabella di Henna Page, vi basterà sapere approssimativamente la temperatura di casa vostra per sapere quanto tempo deve trascorre prima che il vostro impacco raggiunga il momento di massimo rilascio del colore.
La tabella si riferisce all’hennè mischiato a succo di limone, ma io mi trovo bene con questi parametri anche per il normale hennè+acqua/gel. Più si alza la temperatura più i tempi si riducono.
As esempio, se la temperatura è di circa 20 gradi, l’hennè sarà pronto dopo 24 ore di ossidazione, tuttavia se viene lasciato all’aria per più di tre giorni perde molto del suo potere colorante.
Un consiglio: per non sforare il tetto massimo di ossidazione, calcolate le ore che intendete tenerlo in testa, perché continua ad ossidarsi.
P.s. potrebbe interessarvi un articolo su come faccio il gel ai semi di lino? ho visto che c’è tanto materiale in giro, però se vi interessa mi armo di fotocamera e vi do tutti i passaggi… Edit: eccolo!
Il prossimo passaggio sarà un altro segreto per ottenere un hennè rosso mogano freddo. In poche lo conoscono, ma fidatevi, è utilissimo e aiuta il rilascio del colore… alla prossima settimana! 😉
Dorothy 🌸
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Ciao! Volevo fare una domanda, anche se il tuo post è stato chiarissimo! Quando faccio il gel ai semi di lino ovviamente, se inizialmente erano 500 ml d’acqua e 50g di semi, questa bollendo evapora e quindi alla fine del procedimento, con l’aggiunta di mezzo bicchiere di limone, mi rimangono più o meno 200 ml di liquido circa… mi basterà per 250g di henne?
Grazie e buona giornata. 🙂
Ciao, non riesco ad aprire il link della ricetta dei gel ai semi di lino. Cliccando sul link si apre la pagina di registrazione ma per creare un blog……potresti pubblicare la ricetta?
Ho deciso di passare all’henné Dopo anni di colore chimico. Ho i capelli castani chiaro (e molti bianchi) ricci e secchi. Ho una gran paura che vengano arancioni alla radice
Mi aiuterà un’amica che lo usa da anni. Incrocio le dita…..
Complimenti X il blog , davvero utilissimo.
Ciao Cinzia, grazie per la segnalazione. Ora i link dovrebbero essere a posto!
Ti faccio tanti auguri per l’henné e ti ringrazio molto per i complimenti,
Buona giornata
Dorothy
Grazie per la tempestiva risposta. Proverò il mix che mia hai consigliato, anche se il mix già pronto è decisamente comodo…
Saluti
Claudia
Ciao, complimenti per il blog! molto interessante. Ti volevo chiedere una cosa, sto usando l’henne nocciola della marca Khadi. Lo conosci? Consigli per coprire bene i capelli bianchi senza che mi diventino arancioni (come l’ultima volta..)?
L’ultima volta che l’ho fatto ho usato il te nero, al posto dell’acque (ma era molto caldo), il limone e 1 cucchiaio di amla. Leggendo il tuo articolo ho capito che ho sbagliato ad usare il limone e il te moto caldo.
I mie capelli sono castani.
Grazie in anticipo per l’aiuto…
Ciao Claudia, ti ringrazio molto per i complimenti, sei molto gentile.
Dunque, non conosco l’hennè nocciola della Khadì in quanto non ho mai fatto uso di mix di erbe tintorie già pronti. Molto spesso vengono aggiunte delle erbe che modificano molto blandamente il colore dell’hennè e dal risultato solo temporaneo.
La cosa migliore è fare un mix lawsonia (hennè rosso) e indigo (hennè nero) per ottenere un castano più o meno scuro.
Buon pomeriggio,
Dorothy
Ciao, complimenti per il blog! Mi sento molto fortunata ad aver trovato un posto del genere. Vorrei chiederti un po’ di cose. E’ un anno che mi riprometto di fare l’hennè e finalmente l’ho comprato! Ma essendo la mia prima volta ho molti dubbi e insicurezze. Ho comprato lo Zarqa, mi è stato consigliato sia per la qualità, la purezza, sia perchè il mio intento è quello di accentuare i miei naturali riflessi ramati sul castano e mi hanno detto che questo è ottimo per raggiungere il risultato. Ho letto di tutto e di più sulla preparazione, il tempo di ossidazione.. ma ancora non so come farlo! Con cosa dovrei prepararlo per ottenere poi il rosso ramato? Quanto tempo deve ossidare e poi rimanere in posa, visto che non voglio una colorazione piena, ma solo calcare i riflessi che ho? Inoltre, io ho i capelli lunghi fin sotto le spalle, come quantità come devo regolarmi? 100 grammi bastano? Ah, ho fatto anche una permanente il mese di dicembre. Applicando l’hennè cosa devo aspettarmi?
Scusa per le mille domande, ma davvero, ne ho lette di tutti i colori.
Grazie mille. Confido nel tuo aiuto. 🙂
Ciao Angela, ti ringrazio!
Dunque, provo a risponderti con ordine:
– per ottenere un rosso leggermente caldo (quindi tendente appunto al color rame) aggiungi all’impasto dell’hennè un cucchiaio di succo di limone o di aceto
– per ottenere una colorazione più trasparente fai un mix di 50g di hennè neutro (inci: cassia obovata) e 50g di hennè rosso (Lawsonia Inermis). I tempi di ossidazione e posa sono sempre gli stessi della tabella, anzi, a volte capita anche che un hennè ossidato colori meno di un hennè fatto e applicato… Ci si affida un po’ al caso, per cui la cosa migliore per essere certe che non scurisca e non colori troppo è diluirlo con quello trasparente
– 100 grammi per la tua lunghezza bastano e avanzano, dipende poi da quanti capelli hai
– l’hennè normalmente “ammoscia” il riccio, semplicemente perchè appesantisce il capello e quindi tende a dare un effetto più liscio.
Aspettati comunque dei capelli un po’ più secchi del solito.
Spero di esser stata esaustiva!
A presto,
Dorothy
Grazie mille, mi hai aiutata molto. 🙂
Sapevo che andava ad appesantirmi il riccio.. Spero solo di non perderlo del tutto.
Ancora una cosa: dopo aver fatto l’hennè posso rifare la permanente? non subito, certo.
Ci mancherebbe, è un piacere!
Non ho notizie di capelli su cui sia stato fatto l’hennè e poi la permanente, soprattutto considerando che di solito l’hennè si fa una volta al mese (circa) e che di solito vi si avvicinano persone che non fanno trattamenti chimici.
A mio avviso non dovresti avere problemi se attendi un paio di mesi tra hennè e permanente, e aspettando un paio di mesi dopo per riprendere eventualmente l’hennè, anche perchè non si tratta di una decolorazione. Non ti preoccupare per il colore, la ricrescita è molto sfumata anche staccando per diversi mesi. 😉
Inevitabilmente, la permanente cuoce un po’ il capello, sia al naturale che con l’hennè, ma questo sicuramente già lo sai.
Buona serata!
Dorothy
Ancora grazie! Sei stata gentilissima. 😀
Ma oltre al limone, posso usare comunque il gel ai semi di lino, o solo acqua?
Ma che blog ho scoperto! Molto informativo, complimenti.
Per quanto riguarda la preparazione dell’hennè mi sono sempre riferita ad una guida americana ( questa qui: http://www.tapdancinglizard.com/AS_henna_for_hair/Chapter_6_Henna_and_Acidic_Mixes.pdf) secondo cui solo una sostanza acida permette di attivare completamente l’hennè, facendolo virare verso il rame o il mogano a seconda di quale tipo e grado di acidità si raggiunga, e che l’acqua può essere usata bollente per usare l’impasto immediatamente, senza lasciarlo ossidare. La differenza tra usare sostanze acide o solo acqua sarebbe nel fatto che le prime rendono il colore inizialmente molto più intenso ma che tende a scurirsi nel tempo, mentre la sola acqua permette al lawsone un minore rilascio ma che col tempo sbiadisce, impedendo quindi che esso si stratifichi, scurendo i capelli. Non ho mai provato ad usare solo acqua tiepida e del resto ho sempre usato hennè piuttosto scadenti che non colorano un accidenti. Sono anch’io alla ricerca del Tazarine perchè mi interessa un rosso caldo ma profondo, non troppo “sbiondato”, per intenderci, ma neanche violaceo. Pensi che evitando il limone e usando acqua tiepida con un hennè marocchino di buona qualità (se riesco a reperirlo…) potrei ottenerlo gradualmente? Cosa ne pensi della guida che ti ho linkato?
Ancora complimenti per il tuo impegno.
Martina
Ciao Martina, ti ringrazio molto!
La guida che mi hai linkato è molto interessante pur trovandola un po’ di parte nel citare diversi prodotti a marchio registrato che evidentemente dovevano essere spinti.
Il paragone che fanno inizialmente con acidi versus acqua bollente a mio avviso non dimostra che gli acidi diano un colore più intenso, ma mostra invece chiaramente come l’acqua bollente rovini l’hennè, un po’ come la verdura lessata perde tutti i suoi nutrienti lasciandoli nell’acqua. 😉
Infine, mai e poi mai metterei degli cristalli di acido in mano a tante persone, tanto meno ne consiglierei l’acquisto.
Una signora marocchina anni fa mi diede un suo henné (in un barattolo di vetro pulito quindi non ho la più pallida idea di marca ecc…) dicendomi di prepararlo solo con l’acqua, proprio quella fredda che esce dal rubinetto, e di metterlo subito in testa.
Con prove e controprove, dalla mia esperienza ho dedotto le seguenti cose:
– il colore stratifica e scurisce anche facendo l’hennè solo con l’acqua e solo una volta al mese
– il calore influisce notevolmente sui tempi di ossidazione, quindi meglio usare acqua “calda” non bollente se vogliamo accellerare i tempi e metterlo subito in testa, benissimo l’acqua a temperatura ambiente se dobbiamo lasciarlo ossidare.
Questo perchè l’hennè torna da solo a temperatura ambiente durante le ore di ossidazione ed è impossibile calcolare bene i tempi di riposo senza sapere la temperatura dell’acqua dall’inizio alla fine (potrebbe essere divertente per chi studia fisica all’università).
Per il colore che vuoi ottenere, molto dipende dalla base da cui stai partendo. 🙂
Buona giornata
Dorothy
Grazie per la risposta, Dorothy.
Condivido pienamente che lo studio sia ovviamente di parte per quanto riguarda gli acidi, così come condivido la tua cautela nel consigliarne l’uso a chicchesia. La signora marocchina ha sicuramente la sua esperienza in fatto di hennè che sommata alla tua mi suggeriscono di trovare un buon hennè e sperimentare con quello.
Il mio colore di partenza è un color cioccolato, sono bruni ma non molto scuri, sottili (per non parlare di quanto siano pochi ma questa è un’altra storia) e con riflessi ramati naturali. Il mio sottotono è caldo, quindi il ciliegia non mi starebbe bene.
Vorrei “arrossirli” in modo graduale, il colore dei tuoi nella foto che introduce questo articolo è molto molto bello. Magari spezzerò l’impacco con un po’ di cassia come ho fatto finora con gli hennè smirci che ho usato saltuariamente per avvicinarmi gradualmente al rosso che desidero.
Ti ringrazio per i consigli. Ora corro a leggere la guida sui solari che ho appena ricevuto 🙂
Martina
Ciao Martina,
Su capelli sottili è molto più facile che si veda il naturale riflesso caldo dell’hennè, quindi vai abbastanza dul sicuro 😉
Nella mio foto infatti vedi che ai lati il colore sembra più caldo perchè la luce lo illumina e schiarisce, mentre i riflessi all’ombra sono appunto più freddi e ciliegia/mogano.
Anche su di me devo dire che i riflessi più belli erano quelli dati dal mix di rosso e neutro, per cui ottima idea!
Fammi sapere come va! 😉
A presto
Dorothy
Ciao,
Con 50grammi di polvere.. Quanto gel ai semi di lino devo fare? Nella tua ricetta parli di 250 ml di acqua e 25 gr di semi ma deve essermi sfuggito x quanta polvere..
Grazie
P.s.volendo scurire verso il nero cosa ne pensi dei composti x henne nero di centifolia?
Silvia
Ciao Silvia, 250 ml di gel servono per 100 grammi di polvere, da qualche parte devo certamente averlo scritto 😉
Attenzione perchè con 250 ml di acqua non è detto che ti escano 250 ml di gel: abbonda.
I composti per hennè nero mai provati, diciamo comunque che scurire è relativamente facile con le erbe e tutto ciò che contiene indigo ed è senza picramati va benissimo.
Buona serata
Dorothy
Ciao, il tuo blog è bellissimo, ti ho scoperta mentre cercavo nuove alternative alla ricetta che uso di solito per fare l’hennè… Io ho un castano chiaro e uso il sahara tazarine, che unito all’aceto e all’acqua mi conferisce un ramato caldo molto evidente al sole, un po’ meno evidente con la luce artificiale. Di norma non lo faccio per niente ossidare perchè tinge molto bene anche da subito, e lo tengo poco più di tre ore. Vorrei passare a un rosso più freddo, e volevo chiederti se il tazarine può andar bene lo stesso, se devo lasciarlo riposare molto, visto che tinge davvero tanto e praticamente fin da subito, e infine quanto mi consigli di tenerlo (di solito non supero le tre ore perchè poi la pellicola mi da l’impressione di stringermi il cervello xD).
Inoltre volevo chiederti se, dopo aver rimosso il pappone, posso fare il risciacquo acido (di solito lo faccio anche perchè smorza molto l’odore dell’hennè) o rischio di “riscaldare” il rosso …
Lo so, sono un milione di domande, ma mi fido dei tuoi consigli! 🙂
P.s. Non vedo l’ora di provare a prepararlo con il gel ai semi di lino! 😉
Ciao Emilia, ti ringrazio tantissimo!
Dunque, per rendere il colore più freddo la cosa più importante è evitare gli acidi nel pappone, tutto il resto sono accorgimenti in più che danno variazioni minime e casuali.
Sia il passaggio in freezer che l’ossidazione dipendono dall’hennè e da tante variabili, personalmente ti direi che col Tazarine puoi benissimo provare a fare l’hennè in entrambi i modi, sia saltando entrambi i passaggi che seguendoli. Poi vedi come reagiscono i tuoi capelli 😉
3 ore di applicazione vanno benissimo, anche qualcosa di meno non dà problemi.
Infine, il risciacquo acido: non dovrebbe far danni, al massimo il colore scarica un po’ di più. Personalmente preferisco una goccia di balsamo 😉
Dorothy
Buongiorno, farò l’henné domani mattina quindi per favore aiuuuuutami!!!
Intanto preciso che sono castana e vorrei un rosso freddo!!
Ho fatto un mix di
– rosso Magenta 100 gr
– rosso intenso 70 gr
– neutro 30 gr
Il tutto mischiato con l’olio di semi di lino come consigliato da te. Domani applicherò l’impacco dopo circa 12 h di ossidazione. Vorrei tenerlo per circa 4/5 h in posa.
Dici che può andare bene?
Grazie mille 😉
Correggo non è Magenta ma mogano.. Ho sbagliato a scrivere
Buongiorno Arnoela, temo di essere arrivata tardi ma in generale mi sembra vada tutto bene, considerando che non ho la più pallida idea del prodotto a cui ti riferisci quando mi parli di hennè mogano ed hennè rosso intenso (l’inci com’è? L’hennè rosso è uno solo: lawsonia inermis. Ci hanno messo altra roba per far virare il colore?).
Se la temoeratura di casa tua rientra tra i 25 e i 30 gradi, 13 ore di ossidazione vanno benissimo.
E… Mi raccomando, usa il GEL di semi di lino, non l’olio. 😉
Fammi sapere com’è andata,
Dorothy
È andata molto bene è un rosso ciliegia molto bello. Però lo avrei preferito più chiaro. Il trucco sta nel farlo ossidare meno da quello che ho capito io ;)!!!?Intanto grazie mille farò molta attenzione a tutti gli ingredienti ;). Il gel è venuto perfetto e l’henné era puro. Ho fatto la prova sul dito ;)))
Ciao Arnoela, sono contentissima che ti sia venuto bene!
Riguardo l’ossidazione, ho constatato più volte che l’hennè colora comunque anche senza lasciarlo ossidare (impastato e messo in testa subito), dipende da tante cose per cui alla fine, pur considerando il procedimento di base, bisogna comunque migliorarlo per tentativi.
Dorothy