N.2 PREPARAZIONE E OSSIDAZIONE – Come fare l’henné rosso mogano – miniguida in 5 passi

Per ottenere un hennè rosso freddo bisogna evitare sostanze acide nell’impasto, che tendono a farlo diventare di un rosso molto più caldo e aranciato. Il mio segreto è impastare l’hennè col gel ai semi di lino.

Un errore comune è credere che per fare l’hennè sia necessario mescolare millemila ingredienti nell’impasto: yogurt, miele, olio, aceto, tisane… niente di più sbagliato.

  • Gli acidi (yogurt, limone, aceto) vanno bene solo se desiderate un colore poco intenso e aranciato.

  • Le tisane particolarmente colorate sono sostanzialmente inutili. Anche qualora diano un riflesso particolare al colore, svanirebbe al primo shampoo.

  • L’olio è deleterio, quasi quanto il silicone, perché riveste il capello rendendolo scivoloso e riduce così la capacità colorante dell’hennè.

  • Per l’hennè rosso freddo è necessaria solo acqua. Tiepida, non bollente.

L’acqua bollente (di una tisana appena fatta, ad esempio) cuoce la nostra polvere di hennè, ne altera le caratteristiche e la capacità di rilasciare colore, che sarà molto più blando.

Un’eccellente alternativa all’acqua è il gel ai semi di lino, fantastico per chi ha i capelli secchi o particolarmente lunghi, a rischio di crespo e disidratazione.

Io ho usato per più di un anno acqua e aceto, poi solo acqua e da 8 mesi sto usando solo gel ai semi di lino: le differenza sono abissali.

  • Acqua e aceto. Capelli leggermente crespi dopo l’asciugatura, impacco che cola (non sottovalutate questa cosa, perdere la pazienza è facilissimo quando si hanno gocce colorate che scendono ovunque). Cute purificata e pulita molto a lungo.
    Colore chiaro, aranciato, tendente al fragola sui capelli molto scuri, dona un riflesso che a poche sta bene, proprio perché decisamente caldo.
    Io ho i capelli castano cenere, quindi con un sottotono freddo (i riflessi sono rosa/argento), e il color carota mi sta malissimo…valutate voi in base ai vostri colori o a cosa vi piace.
    Chi ha invece un riflesso decisamente caldo o dorato, può azzardarsi a provare questa tonalità di rosso.

  • Solo acqua. Capelli sempre un pochino crespi dopo l’asciugatura, impacco che cola comunque (nel frattempo si impara a farlo sempre più denso). Capelli puliti a lungo, molto meno grassi.
    Colore raddoppiato in intensità e vibrazione, di un bel tono freddo e inevitabilmente più scuro ma anche molto più evidente.

  • Solo gel ai semi di lino. Capelli idratati e morbidi, lunghezze nutrite e cute meno grassa, più pulita. Impacco che non cola anche dopo 5 ore. Colore mogano perfetto, anche grazie ai tempi di posa che si possono dilatare grazie alla comodità dell’impacco, che può essere fasciato morbidamente e resta sempre fermo.
    Sporca molto meno perché il gel “intrappola” l’hennè, ne aumenta la spalmabilità e la maneggibilità. Lo adoro.
    Edit: La mia ricetta per fare in modo semplice il gel di semi di lino per l’hennè? La trovate qui! 😉

Una volta deciso cosa volete mettere nel vostro impacco, unite 250 ml di acqua o gel alla polvere, e mescolate fino a quando siete sicure che si sia bagnata tutta.

Attenzione: non usate mai stoviglie o utensili di metallo! Io preparo l’hennè con un cucchiaio di legno e una scodella di plastica, così non rovino nulla.DSC03509

A questo punto l’hennè va lasciato ossidare all’aria, su una mensola o in un altro posto dove non dia fastidio.

Per quanto tempo va fatto ossidare? Attraverso questa tabella di Henna Page, vi basterà sapere approssimativamente la temperatura di casa vostra per sapere quanto tempo deve trascorre prima che il vostro impacco raggiunga il momento di massimo rilascio del colore.

tempoossidazionehenpe43

La tabella si riferisce all’hennè mischiato a succo di limone, ma io mi trovo bene con questi parametri anche per il normale hennè+acqua/gel. Più si alza la temperatura più i tempi si riducono.

As esempio, se la temperatura è di circa 20 gradi, l’hennè sarà pronto dopo 24 ore di ossidazione, tuttavia se viene lasciato all’aria per più di tre giorni perde molto del suo potere colorante.

Un consiglio: per non sforare il tetto massimo di ossidazione, calcolate le ore che intendete tenerlo in testa, perché continua ad ossidarsi.

P.s. potrebbe interessarvi un articolo su come faccio il gel ai semi di lino? ho visto che c’è tanto materiale in giro, però se vi interessa mi armo di fotocamera e vi do tutti i passaggi… Edit: eccolo!

Il prossimo passaggio sarà un altro segreto per ottenere un hennè rosso mogano freddo. In poche lo conoscono, ma fidatevi, è utilissimo e aiuta il rilascio del colore… alla prossima settimana! 😉

Dorothy 🌸

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63 pensieri su “N.2 PREPARAZIONE E OSSIDAZIONE – Come fare l’henné rosso mogano – miniguida in 5 passi

  1. laura says:

    Ciao,
    scusate tanto ma ieri sera, in una parafarmacia, ho comprato un Henné castano (quindi già preparato della promopharma, o questo o erbolario non ho avuto altra scelta) Nell’inci non sono chiarite le percentuali ma è composta da Indigo, Lawsonia, Cassia e Juglans regia. Non ci sono neanche indicazioni sulla preparazione, la signorina mi ha detto di prepararlo al momento, mentre io credo che sia sempre meglio lasciarlo ossidare considerando anche il fatto che devo coprire capelli bianchi.
    Grazie
    buona giornata a tutte

    • Dorothy says:

      Ciao Laura, in questo caso temo abbia ragione la commessa: non va fatto ossidare.
      L’unica pianta che necessita eventualmente di ossidazione è la lawsonia inermis (hennè rosso), ma in questo è unita a piante che non devono ossidarsi, ossia indigo e mallo di noce.
      La cassia è trasparente, quindi non ci dà problemi.
      Considerando che la lawsonia colora anche se non ossidata, se il prodotto è di buona qualità otterrai un bel castano e di sicuro colorerà i capelli bianchi meglio del semplice hennè rosso.
      Ti consiglio di procedere col gel ai semi di lino, o con acqua tiepida, e di applicarlo sui capelli senza attendere alcuna ossidazione
      Dorothy

  2. giulia says:

    ciao 🙂 mi avventuro per la prima volta a fare l’henne dopo anni di tinture chimiche rosse 😀
    ho un paio di cose da chiederti che non ho capito bene.. se preparo l’henne con il gel di semi di lino, quanto tempo lo lascio ossidare?

    • Dorothy says:

      Ciao Giulia! 🙂 esattamente le stesse tempistiche dell’hennè impastato con l’acqua… 😉

  3. Domenica says:

    Domandina semplice semplice… ma durante l’ossidazione il composto lo copriamo con un coperchio o con la pellicola o lo lasciamo all’aria aperta?
    P.S. ho comprato l’hennè da vecchia bottega e a fine mese lo preparo e ti aggiorno 😀

    • Dorothy says:

      Ciao Domenica! È indifferente, personalmente non l’ho mai coperto se non per metterlo in freezer
      Dorothy

  4. Fiorella says:

    Buongiorno Dorothy e grazie mille per la pronta risposta e per i consigli che ieri ho provato ad applicare.
    Ho preparato l’indigo con il gel, ho atteso un’ora e poi l’ho unito a dell’hennè rosso che avevo messo ad ossidare dal giorno prima all’aria aperta. Mix di 50 e 50. Ho applicato in testa e avvolto il tutto con la pellicola. Poi ci ho dormito e stamattina la ricrescita (capelli bianchi già coperti con solo hennè) è risultata meno rosso acceso di ieri, ma pur sempre rosso. Stasera riproverò a fare il mix, magari insistendo il colore alla fine prenderà… e divernterà più tendente al marrone, chissà. Purtroppo i miei capelli devono avere un debole per le tinte chimiche, perchè sono l’unica cosa che riesce a tingerli, oltre che a danneggiarli. Ti farò sapere. Grazie ancora!

    • Dorothy says:

      Buonasera Fiorella!
      Grazie a te e benvenuta di nuovo sul blog. Prova ad aumentare la quantità di indigo le prossime volte: io per cautela dico 50 e 50, col terrore che diventino troppo neri, ma questo non vieta che se il rosso predomina ancora troppo possiamo benissimo fare un impacco 75 e 25, o ancora più scuro. Inoltre, l’indigo prende molto meglio (e in modo più duraturo) su una base di hennè, quindi ci siamo.
      Aggiusta le quantità fino a che non trovi il rapporto hennè/indigo più adatto a te, tenderà al castano ramato o mogano.
      Fammi sapere!
      Dorothy

  5. Fiorella says:

    Ciao, ho tentato impacchi di hennè in ogni modo, ma purtroppo, a parte il rosso, i miei capelli non trattengono nulla.
    Premetto che ho i capelli scuri, ma ne ho tantissimi anche bianchi che non si riescono a coprire!
    Ora ho provato abbinando l’hennè con il gel e mi sono trovata bene solo che, avendo appunto i capelli scuri, con la ricrescita bianca che ora è diventata arancione, non posso lasciarli così….. Per cui ti chiedo un consiglio. Per l’indigo, uso lo stesso procedimento che ho usato per l’hennè ma senza fare ossidare l’impasto? Lo mischio all’hennè ossidato dopo aver atteso un po’? Applico sempre con pellicola o va bene anche all’aria?
    Grazie mille per i suggerimenti che vorrai fornirmi.

    • Dorothy says:

      Ciao Fiorella,
      Prepara l’hennè come al solito.
      A parte, fai una pappetta di acqua tiepida (o gel di semi di lino) e indigo, con un pizzico di sale, e la lasci ossidare un’ora (dovrebbe formarsi una patina violacea sulla superficie).
      A quel punto mescoli e metti solo sulla ricrescita un mix 50 e 50 di hennè rosso e indigo.
      Sulle lunghezze vai col normalissimo hennè.

      Con la pellicola è sempre meglio perchè eviti che l’impacco si asciughi, non serve stringere tanto o metterne troppi giri, giusto una minima protezione, visto che col gel non cola nemmeno 🙂
      Resto a disposizione,
      Dorothy

  6. Micol says:

    Ciao! Sto preparando tutto il necessario per preparare il mio prossimo henné con i tuoi consigli, però mi è venuto un dubbio/curiosità.
    Avendo i capelli rovinati da mille trattamenti chimici, sto facendo impacchi di cheratina liquida una volta a settimana prima dello shampoo. Se mettessi qualche cucchiaio di questa nell’henné dopo ossidazione-congelamento, darebbe problemi secondo te?
    E un’altra cosa, tanto per rompere ancora un po’ :D, ho provato il panetto di henné di Lush, e ho notato che la ia cute già abbastanza grassa, è peggiorata. Ora i capelli mi restano puliti una giornata tirata tirata, mentre prima di fare l’impacco avevo visto un grande miglioramento. Considerando che non mi andrebbe di perdere i grandi passi avanti che avevo fatto, un henné completamente naturale come il prossimo che farò potrà arginare di nuovo il problema?
    Perdonami per questa incursione, e grazie mille per i consigli!
    Micol

    • Dorothy says:

      Ciao Micol! Benvenuta
      Per la cheratina liquida nessun problema, l’importante è che non ti sporchi i capelli da doverli rilavare dopo l’hennè…
      Se invece la cheratina ha poi bisogno dello shampoo, ti consiglierei di fare così: lavi, hennè, sciaqui, dopo 3-4 giorni fai l’impacco di cheratina pre shampoo così si fissa tutto e restano sani e lucenti.
      Eh… Gli hennè di Lush. A parte che Lush credo mi odi da quando ho scritto un articolo di insulti contro i loro solari allucinanti, ora rincaro la dose e ti dico che non ho mai avuto voglia di provare i loro hennè perchè sono una miscela con grandi percentuali di burro di cacao, e sinceramente ho le radici abbastanza grasse già così! Sono pensati per chi ha i capelli molto secchi.
      Sicuramente facendo l’hennè puro vedrai la situazione tornare com’era prima, non preoccuparti!
      Tieni conto anche che col cambio di stagione è il periodo in cui la pelle si ingrassa di più, e anche i miei capelli durano meno pur non avendo modificato nulla…
      Se ti può essere d’aiuto, io trovo grande giovamento nel lavarli ogni tanto col rhassoul (ne ho recensito uno qui), mi durano puliti fino a 4 giorni! non farti spaventare dal prezzo, quello che ho recensito io è probabilmente il più caro, ma qui ne trovi un paio a pochissimo!
      Dorothy

  7. luciana says:

    ciao…. seguo da poco il tuo blog e vorrei un consiglio!!!
    una volta mischiato l’hennè con il gel ai semi di lino bisogna farlo ossidare e poi congelare o si può congelare direttamente??
    grazie

    • Dorothy says:

      Ciao Luciana!
      Puoi anche congelarlo direttamente, l’importante è che quando lo scongeli ti ricordi di lasciarlo ossidare, calcolando i tempi dal momento in cui l’impasto raggiunge la temperatura ambiente e diminuendoli un pochino.
      Personalmente preferisco prima lasciarlo ossidare e poi congelarlo, in modo che una volta scongelato sia pronto all’uso.
      Dorothy

  8. Viola says:

    Ho seguito il suggerimento di impastare l’henne col gel ai semi di lino e mi sono trovata molto bene! Il vantaggio è stato proprio quello di non sentirmi colare la tinta dappertutto e poi soffrendo di cervicale ho avuto meno umido addosso! Lo consiglio!!!!!!

    • Dorothy says:

      Grazie mille Viola per la tua testimonianza! non sai quanto mi faccia piacere sapere che ti sei trovata bene col mio consiglio
      Dorothy

  9. Silvia says:

    Ciao, grazie per questo tuo splendido blog 😀
    Ho una domandina sui tempi di ossidazione: hai scritto di calcolare anche il tempo di posa per ottenere il miglior rilascio di colorazione, che per me sarebbe di 2 massimo 3 ore… Ma qui dove vivo io in questo periodo ci sono MINIMO 35 gradi (probabilmente intorno ai 38 nelle ore di punta). Significa quindi che nel mio caso mi converrebbe metter subito il pappone in testa, senza lasciarlo all’aria?

    Grazie ancora. Un abbraccio 🙂

    • Dorothy says:

      Ciao Silvia, ti ringrazio tanto per le bellissime parole
      Per quanto riguarda l’hennè hai colto in pieno: a queste temperature conviene prepararlo e metterlo subito in testa, si ossida durante l’applicazione
      Grazie a te, un abbraccio e buona serata!
      Dorothy

      • Silvia says:

        Perdonami se ti disturbo di nuovo, ma avevo scritto il commento precedente di getto dopo aver letto questo articolo, senza finire la miniguida hahaha!
        Ora l’ho finita e ho letto anche il punto sul congelamento; volendo enfatizzare più i toni freddi rispetto ai caldi, opterei per il congelamento ma rimane sempre quella questione sui tempi di ossidazione perchè in quell’articolo hai consigliato di congelare dopo l’ossidazione.
        Quindi considerate le temperature, le mie opzioni sono due:
        a) Congelare dopo averlo fatto ossidare un’ora all’aria, e poi quando lo scongelo e lo applico riprende l’ossidazione in quelle due ore di posa?
        b) Congelare subito dopo averlo preparato, dato che con queste temperature magari basta l’ossidazione durante le due ore di posa?

        Magari mi sto facendo troppe pippe mentali sulla questione e sicuramente imparerò a gestirmi meglio le tempistiche col tempo, ma ci tengo a sfruttare al massimo il potere colorante di quest’erbetta miracolosa 🙂

        Grazie ancora e di nuovo un abbraccio!
        Silvia

        • Dorothy says:

          Nessun disturbo cara! Dunque, io propenderei per congelarlo appena fatto o quasi, lasciarlo un’oretta fuori comunque non cambierebbe nulla ma se consideriamo che si ossiderà un pochino scongelandosi e poi le 3 ore che lo terrai in testa, dovremmo far tornare i calcoli!
          Buona serata e un abbraccio anche a te
          Dorothy

  10. Lucia says:

    Ciao,
    Trovo molto interessanti tutti i tuoi articoli e stavo cercando le istruzioni per fare il gel ai semi di lino, ma dal mio Cel proprio non trovo la pagina! ! Puoi mandarmi il link?

    Grazie e ciao
    Lucia

    • Dorothy says:

      Ciao Lucia! Grazie a te per essere passata! Finalmente posso annunciare con certezza che quel tutorial sarà online qui sul blog martedì prossimo, ero senza semi di lino e dovevo finire la scorta di gel, ma adesso ho il pacchetto qui tra le mani.
      Ci vediamo martedì prossimo, se ti va puoi iscriverti alla newsletter e riceverai i miei prossimi articoli comodamente via mail. 🙂
      Edit: ho aggiunto nell’articolo il link alla ricetta del gel! 🙂

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