Per Maria 🌸
Siero illuminante Multi Vitamin ACE Phytorelax – caratteristiche
- Cos’è – siero multivitaminico antiossidante e idratante
- Cosa promette – riequilibra l’idratazione cutanea e previene i primi segni del tempo
- Prezzo / quantità – circa 19 euro per 50 ml
- Dove si acquista – online qui
- Opinione – Promosso
Analisi inci
Il siero illuminante Multi Vitamin ACE di Phytorelax presenta una formulazione semplice ed ecobio, che sulla pelle risulta senza dubbio molto leggera.
La base è composta da acqua e due olietti parzialmente sintetici molto evanescenti: isoamyl laurate e dicaprylyl carbonate, esteri dal tocco secco ed asciutto, che regalano una buona gradevolezza d’uso al momento dell’applicazione del siero e contribuiscono alla sua azione idratante.
Una goccia di glicerina, tendenzialmente intorno all’1%, risulta anch’essa utile per trattenere l’idratazione sulla pelle.
Dopo una cospicua serie di emulsionanti, tutti biodegradabili e ineccepibili, l’inci del siero Multi Vitamin di Phytorelax ci svela un bell’insieme di centrifugati di frutta e verdura:
– Arancio Dolce (citrus aurantium dulcis), per la vitamina C
– Limone (citrus medica limonum), idem
– Carota (daucus carota sativa), che invece contiene precursori della vitamina A
Seguono ulteriori attivi interessanti:
– Acido Ialuronico, idratante per eccellenza
– estratto di Dunaliella Salina, un’alga marina unicellulare che avrebbe proprietà antiossidanti e antiage grazie al suo alto tenore di carotenoidi, precursori della vitamina A.
– Cocogliceridi, emollienti
– vitamina E pura (tocopherol), nella sua forma più funzionale come antiossidante
– Vitamina C in forma stabile (ethyl ascorbic acid), antiossidante indispensabile per mantenere la pelle elastic a ed un colorito uniforme
– Beta-Carotene, precursore della vitamina A, ad alta capacità rigenerativa e protettiva sulla pelle
– Frazioni di insaponificabili da olietti vari (girasole e soia), ricche di antiossidanti pregiati
Un vago scintillìo sulla pelle è eventualmente dovuto alla polvere di mica (brillantini minerali) presente tra gli ingredienti del siero Multi Vitamin Phytorelax.
Va invece segnalata la presenza di profumazione corredata da una nutrita lista di allergeni del profumo, che potrebbero creare fastidio a chi ha un’allergia conclamata.
Allo stesso modo, il sistema conservante ecobio, che comprende potassium sorbate e sodium benzoate, rende il prodotto non adatto a una cute molto sensibile e reattiva.
In definitiva, una bella formulazione con un inci totalmente ecosostenibile e dermocompatibile.
– Leggi anche: la più recente My Skincare Routine! –
Commento
Siamo senza dubbio davanti ad un ottimo cosmetico, adattabile facilmente a tutte le tipologie di pelle, dalle più oleose alle più secche, con i dovuti aggiustamenti nel resto della skincare.
La formulazione dermocompatibile, ecosostenibile e rigorosamente vegan, rende il siero illuminante Phytorelax adatto anche a chi presta particolare attenzione all’ambiente e agli animali.
L’assenza di certificazione biologica, pur davanti ad un buon inci, permette invece di tenere il prezzo a livello democratico con un flacone decisamente abbondante.
Non contenendo sostanze dichiaratamente fotosensibili, poiché gli agrumi sono presenti in inci in forma di succo e non di olio essenziale, il siero Multi Vitamin di Phytorelax può essere utilizzato tranquillamente anche nella skincare del mattino durante la bella stagione.
Tuttavia, l’applicazione serale è senza dubbio la più efficace, in quanto gran parte degli attivi che abbiamo visto lavora molto meglio se non subisce l’azione della luce e dei raggi UV, che possono degradare e rendere meno efficaci alcune sostanze.
In particolar modo, la vitamina A non andrebbe esposta al sole e qui ne abbiamo dei precursori.
Lo stesso discorso vale per la vitamina C, essendo piuttosto sensibile a luce e calore.
Il siero Multi Vitamin Phytorelax è quindi un buon siero di base, in grado di prevenire in modo efficace l’invecchiamento cutaneo fotoindotto e in grado di contrastare con i suoi antiossidanti l’azione di radicali liberi e inquinanti, mantenendo la pelle morbida e idratata.
Va necessariamente abbinato ad una crema, dalla formulazione variabile in base alle proprie necessità, oppure ad un olio siero.
- Rispetta il claim dell’azienda? La formulazione è in grado di mantenere le promesse pubblicitarie
- Ecosostenibile / dermocompatibile? Senza dubbio sì, l’inci è dermo-eco compatibile
- Certificato ecobio / cosmetico biologico? No.
- Vegan? Si
- Per cute sensibile? nickel tested / testato dermatologicamente
Dorothy Danielle 🌸
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Grazie Dorothy, davvero illuminante per me che ho sempre concepito (e attivamente cercato) “sieri” nel senso di “soluzioni acquose” (tendenzialmente per il giorno) e “soluzioni oleose” (tendenzialmente per la notte). Infatti ogni volta che, come è capitato col prodotto phytorelax analizzato qui, compravo un “siero” e trovavo una cremina rimanevo sempre un pò male.
Però a parte il fatto che la mia interpretazione personale di “siero” sia stata “delusa” (un termine un pò forte, ma gusto per intenderci), confermo il parere tendenzialmente positivo.
Grazie di nuovo per tutte le cose che condividi con noi.
Rosanna
Grazie a te Rosanna, gentilissima!
Buona serata,
Dorothy
Ciao, ce l’ho e lo usa da qualche tempo, e confermo la tua analisi. Sicuramente leggero e gradevole, per una pelle secca non sufficiente (io lo integro con il Jalus C 10 di Fitocose).
C’è una cosa importante da dire secondo me, che a me avrebbe interessato molto sapere prima di comprare il flacone che, come giustamente noti, è abbastanza abbonante: l’hanno chiamato siero, ma in realtà è una cremina. Mi spiego: non è nè liquido nè oleoso: è proprio una cremina. Compatta, leggera, a rapido assorbimento quanto glil pare (e lo confermo), ma non si tratta di siero. E’ una crema 🙂
Grazie come sempre per le tue recensioni!
Rosanna
Buonasera Rosanna,
Capisco benissimo il tuo discorso, eppure è assolutamente normale che un prodotto così formulato possa essere chiamato siero. Ce ne sono tanti simili, penso al Prodigious Luminescent di Eterea, o al Beauty Nectar di Nature’s: sembrano proprio “cremine”.
Questo succede perchè a livello chimico-formulativo, il concetto di siero non esiste.
Mentre le creme sono sempre emulsioni (più o meno grasse, più o meno dense, ma sempre emulsioni che tengono insieme acqua e olio), il siero può essere qualsiasi cosa.
Per cui abbiamo oli, gel, liquidi a base di solventi e attivi, soluzioni a base di acqua e… anche emulsioni, che rischiano quindi di essere confuse con le creme.
Ciò che dovrebbe differenziare un siero da una crema, in sostanza, non è come si presenta il prodotto, ma la sua funzionalità nel sistema di stratificazione della skincare: in teoria il siero dovrebbe contenere gli attivi che ci interessa maggiormente far arrivare nella pelle, motivo per cui, a prescindere dalla sua consistenza, è quello da utilizzare per primo tra i trattamenti.
Il fatto che un siero sia un’emulsione, e quindi si presenti come una cremina, non preclude di utilizzarlo sotto la propria crema idratante, basta inumidire sempre la pelle vaporizzando il tonico tra uno step e l’altro.
Se la sua consistenza ti mette in difficoltà nell’utilizzo, puoi farlo precedere da un siero a base acquosa o comunque liquido e leggero, come appunto lo Jalus che già utilizzi ed è un gel (o un altro prodotto che abbia una funzionalità più complementare), procedere poi con questo siero e concludere tamponando un olio, una crema nutriente o una protezione solare al mattino.
Grazie a te per aver condiviso la tua esperienza!
A presto
Dorothy
Ciao, sempre chiara, esaustiva e piacevolmente ironica, complimenti! Mi piacerebbe sapere se questo, o altri sieri del genere, contenenti olietti e glicerina credi possano essere indicati per una pelle acneica. Sto finendo una cura dermatologica e il medico mi ha tassativamente vietato oli, oli essenziali e affini. La cura l’ho ormai terminata, ho avuto qualche miglioramento ma i 36 anni suonati mi chiedono qualcosina di più nutriente…cosa ne pensi?grazie anticipatamente
Buongiorno Eva,
In linea teorica una pelle acneica può tranquillamente tollerare, soprattutto se la skincare è ben costruita, anche prodotti restitutivi con oli vegetali e glicerina.
Tuttavia, è ovvio che la tua pelle avrà anche tante altre caratteristiche univoche che potrebbero confermare o confutare nel caso specifico questa possibilità, rendendola differente da altre pelli acneiche.
Sarebbe necessario chiedere al dermatologo il motivo per cui ha vietato l’uso degli oli intesi come i comuni grassi vegetali (sugli oli essenziali sono d’accordo, la pelle acneica è troppo sensibile), considerando che la pelle è costituita in ampia parte da sostenze lipidiche e che la loro carenza, facile da ottenere con molti trattamenti anti acneici, debilita enormemente le capacità di barriera della cute.
È possibile che fosse un divieto temporaneo o che semplicemente, per evitare di togliere dalla tua skincare solo un preciso componente oleoso di cui il batterio p.acnes si nutre, creandoti confusione, abbia preferito fare una scelta drastica.
Gli oli qui presenti sono una percentuale minima e per la maggior parte inerti, da quel punto di vista non ci sono controindicazioni, bisogna tuttavia valutare se un prodotto con così tanti allergeni è adatto ad un quadro medico come quello descritto.
Buon proseguimento
Dorothy