Quando ho visto al supermercato il nuovo shampoo Nude di Herbal Essences senza siliconi, non ho potuto fare a meno di acquistarlo per farvi poi una bella recensione corredata dalla solita puntigliosa analisi dell’inci.
La confezione trasparente contiene 250 ml di prodotto altrettanto trasparente, insomma tutto sta a simboleggiare la purezza a cui Herbal Essences vuole accostare la linea Nude.
Il Prezzo di questo shampoo è di 1,99 al Basko, ma si trova anche nei vari Tigotà, acqua e sapone, supermercati ben forniti e profumerie come Marionnaud o Pinalli. Su internet si trova a prezzi assurdi, o a prezzi onesti ma poi bisogna che conteggiate le spese di spedizione (vorrei farvi notare che si tratta sempre dello stesso rivenditore, che carica ben 5 euro a seconda che il prodotto sia venduto sul proprio sito o su ebay, complimenti).
Gossip: ne avevo acquistati due credendo fossero uguali, ma solo dopo aver buttato la prima confezione mi sono accorta che erano diversi prodotti della stessa linea, a causa del cambio di profumo (quello volumizzante era paradisiaco, sapeva di bergamotto). Quindi vi beccate la recensione solo dello shampoo nude idratante, visto che l’altro non l’ho fotografato e non ho l’inci.
Il profumo di questo Herbal Essences è stranamente così così, dicono menta ma secondo me è dopobarba da uomo. All’inizio mi ha fatto orrore, temevo mi avessero aggiunto qualcosa di tossico allo shampoo che avevo appena finito, poi ho capito di avere lo spirito di osservazione di un criceto (love hamsters 🐹), e rivolevo indietro l’altro.
Dunque, questo shampoo Herbal Essences Nude non si discosta dal genere di prodotti a cui questa marca ci ha abituati: schiumogeno, ottimamente disperdibile in acqua (io diluisco sempre lo shampoo prima di versarlo sui capelli), profumo persistente addosso e nell’ambiente. Per coprirne l’odore basta comunque applicare un qualsiasi prodotto per lo styling, e ce ne liberiamo.
Il suo potere lavante è indiscutibile, tanto che sui miei capelli grassi è riuscito a darmi la soddisfazione di mantenerli puliti fino a 2-3 giorni, almeno per i primi lavaggi. Ora tuttavia temo siano stati sgrassati eccessivamente e il cuioio capelluto si stia irritando, sospetto peraltro che vi verrà tristemente confermato quando giungeremo alla fatidica analisi inci di questo shampoo idratante.
Nonostante questo problema, per fortuna non ho avuto dermatiti, forfora o altri problemi a cui si va spesso incontro quando il cuoio capelluto viene strapazzato e si arrabbia.
Ecco dunque la deludente analisi inci shampoo Herbal Essences nude idratante.
Paritiamo col solito SLES (sodium laureth sulfate) come principale tensioattivo, così come nella maggior parte degli shampoo commerciali. Si tratta di una sostanza facilmente biodegradabile, da bilanciare con altri tensioattivi per ridurne l’aggressività.
Quello che lascia allibiti è il fatto che abbiano scelto come secondo tensioattivo lo SLS, il sodium LAURYL sulfate, ottenuto con l’acido laurico (frazione dell’olio di cocco), tensioattivo irritante e aggressivo in modo assurdo, spesso causa di dermatiti in quanto troppo sgrassante (è il classico tensioattivo che fa fare “sgneek” ai piatti). C’è da chiedersi se questo Herbal Essences nude sia uno shampoo per delicate donzelle (parliamoci chiaro, la nostra chioma è difficilmente davvero sporca quando la laviamo) o un lavamani per meccanici. Potete abbattere la sostanza attiva lavante aggiungendo duemila tensioattivi, ma l’aggressività dello SLS è difficile da portare a livelli accettabili partendo da queste quantità.
Potrei fermarmi qui, perchè in sostanza la parte lavante dello shampoo, quella che ci permette di capire se un prodotto è più o meno aggressivo, è già finita.
Infatti nell’inci poi troviamo il sale, necessario per addensare lo SLES, e il sodium citrate, ossia il sale di sodio dell’acido citrico (vitamina C), usato come regolatore di pH, antiossidante o conservante. Poco prima del profumo, Herbal Essences ci regala una goccia di betaina, che non saprei quanto possa addolcire i due compari tensioattivi posti molto più in alto, visto che normalmente viene utilizzata subito sopo lo SLS per mitigarne gli effetti.
Come dicevamo, negli shampoo Herbal Essences il profumo non manca mai, e questo nude idratante non è da meno: notevole in inci la cascata di allergeni del profumo, che insieme agli oli essenziali contribuisce, a mio avviso, a rendere questo prodotto solo più aggressivo e irritante. Per un tocco bucolico, troviamo olio di menta piperita, olio di menta campestre, mentolo e olio di rosmarino, che finiscono amabilmente giù nello scarico, essendo totalmente inutili in un detergente.
A livello di conservanti abbiamo sia la classica coppia potassium sorbate e sodium benzoate, che viene utilizzata moltissimo nella cosmesi ecobio nonostante dia qualche problema di irritazione, sia il katon (methylchloroisothiazolinone + methylisothiazolinone), che per gli allergici causa altri problemi, sia, per chiudere in bellezza, il tetrasodium EDTA. Quest’ultimo finisce in mare e solubilizza i metalli pesanti (ad esempio mercurio e piombo) inquinando la fauna e la flora, per finire anche nei pesci che ci troviamo poi in tavola…
Dunque: lo shampo Nude idratante di Herbal Essences per me è clamorosamente bocciato. Piuttosto che ricomprarlo mi laverei i capelli con un qualsiasi shampoo della linea base, zeppo di siliconi, dato che porbabilmente farebbe meno danni. Il suo potere idratante l’hanno sognato o si sono confusi e l’hanno scritto per sbaglio, dato che guardando l’inci questo shampoo al massimo vi sgrasserà i capelli anche in caso abbiate fatto un impacco con l’olio di frittura (no buono).
Infine, vorrebbero un applauso per non aver messo parabeni, ma al loro posto hanno utilizzato dei conservanti peggiori, potenzialmente molto più irritanti.
Uso alternativo: potete impiegarlo per lavare i costumi da bagno, l’intimo delicato e i pennelli da makeup.
Dorothy 🌸
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Ultimamente sto usando solo prodotti bio per i capelli, non per “conversione”, ma perché mi erano stati regalati e poi volevo cercare id trattare meglio i capelli…ma tanto le doppie punte vengono lo stesso!
Non lo conoscevo e non lo comprerò
L’ho comprato qualche giorno fa, ma non l’ho ancora usato……e leggere questo non mi mette di buon umore per usarlo 🙁
Sulla questione del rebound sono bene informata, in quanto ho cambiato diversi shampoo ecobio appositi per i capelli grassi senza ottenere granché. Sono mesi ormai che applico la teoria del “less is more” anche ai capelli e prediligo shampoo delicati, che mi fanno durare i capelli due giorni come quelli specifici ma che almeno mi sensibilizzano molto meno. Conto di acquistare il ghassoul a breve, intanto uso spesso neem e nagar mothi, oltre a tingermi con hennè e robbia. Ma fra capelli e pelle impura c’è da impazzire :'(
No anzi, grazie per la chiarezza! Così mi spiego perché l’ultimo shampoo che ho acquistato, pieno zeppo di questi attivi qui e per il quale nutrivo molte aspettative, mi lascia i capelli mezzi sporchi e pesanti, oltre che con un po’ di forforina. Dunque, per i nostri capelli grassi cosa cercare in uno shampoo? Lo so, è una domanda che tira giù un discorso troppo lungo forse 😀
P.S.: su “shampoo con polvere di diamanti e bava di unicorno” sono crepata ahahha 😀
Molto utile questa recensione, davvero approfondita e critica, complimenti! Come al solito queste marche ci provano ad illudere i consumatori, ma falliscono miseramente. Avrei una domanda, poiché sto ancora cercando di imparare a leggere bene un INCI: come mai gli olii essenziali presenti (rosmarino, menta etc) finiscono nello scarico e sono inutili in un detergente? Come funziona? Se è così, quando in uno shampoo mi ritrovo molti attivi di questo tipo in realtà sono inutili? Grazie 🙂