Nuova settimana, nuove recensioni, nuovi inci da analizzare! 🙂
La crema viso antirughe antimacchie a protezione alta (spf 30) di Bottega Verde promette di proteggere la pelle dall’invecchiamento causato dall’esposizione solare, non solo con i filtri solari, ma proprio come un trattamento antiage, attraverso l’azione dell’Argan e della molecola brevettata Pluridefence.
A prezzo pieno costa 21,90 €, ma visto che è a esaurimentov la trovate nei negozi Bottega Verde a prezzo stracciato (fino a non molto tempo fa era ancora in vendita online a 3,99 €, ma lì è già esaurita).
Il prodotto si presenta in tubetto da 50 ml, è di consistenza densa e cremosa, non bianchissimo ma tendente al giallino. Il profumo é estivo e piuttosto marcato, personalmente lo trovo gradevole e con una nota fruttata, sul viso non risulta invasivo ma si sente.
La texture è ricca, dà proprio l’idea di essere una crema nutriente, infatti sul viso unge abbastanza, specialmente se applicata in quantità adeguate alla protezione necessaria.
Forse sulla mia pelle grassa, che non ha bisogno di particolare nutrimento, è un po’ eccessiva, ma ho trovato questa crema particolarmente confortevole, specialmente con una leggera spolverata di cipria sopra per opacizzare un pochino l’effetto unto…in spiaggia poi me ne frego e quando la riapplico faccio la lampadina al neon per qualche minuto, fino a che non si assorbe un po’. 😉
La pelle risulta morbida e nutrita, sembra in effetti di utilizzare un trattamento antiage; per questo motivo, credo che sia molto più indicata per chi ha la pelle normale/secca e per le pelli più mature.
Purtroppo questa crema non è waterproof e quindi se sudate o vi fate una doccia/ un bagno, va riapplicata senza se e senza ma, nonostanza la sua consistenza grassioccia faccia pensare che sia destinata a restare sulla pelle.
Un aspetto positivo, invece, è come al solito la presenza del simbolo UVA, che sinceramente ho trovato su tutte le creme solari che ho testato finora, e che sta a indicare che la formulazione rispetta la normativa europea per cui la protezione UVA è almeno 1/3 di quella UVB (in questo caso UVB 30, UVA 10, ovvio).
Analizzando l’inci, troviamo immediatamente due filtri UVB e un filtro UVA (methoxycinnamate, octocrylene e Uvinul A plus), non di ultima generazione ma fotostabili e adeguati ad espletare il lavoro che viene richiesto loro, con la consapevolezza comunque che non è il solare perfetto.
Vorrei far notare la presenza di biossido di titanio da nanotecnologia, filtro fisico che per la sua granulometria infinitesimale risulta perfettamente trasparente e non fa il classico mascherone bianco che anni fa caratterizzava la presenza di questa sostanza nelle alte protezioni. In questo caso dovrebbe essere rivestito con alumina, presente più in basso in inci (in questo articolo avevamo parlato delle problematiche sotto osservazione legate titanium dioxide in forma micro e nano), quindi la molecola risulta sicura e per me sinceramente apprezzabile (essendo ecobio).
Sparsi nell’inci in piccole quantità non mancano i siliconi (cyloexasiloxane, dimethicone, cylopentasiloxane) che comunque non costituiscono la base della formula e non mi hanno dato problemi di occlusività, ma contribuiscono a rendere poco adeguato alle pelli grasse come la mia questa crema viso ad alta protezione.
Abbiamo due ingredienti da agricoltura biologica: l’olio di sesamo e l’estratto di imperatoria, pianta erbacea che in passato veniva usata come medicamento per bronchiti e gastriti. A cosa serve qua dentro? Boh, ottima domanda.
Gli oli vegetali presenti, olio di sesamo da agricoltura biologica e olio di argan, non raggiungeranno insieme il 3% di tutta la formula, quindi nonostante sia sempre dell’idea che non andrebbero mai utilizzati sotto il sole (vi ho già fatto un pippone sui motivi in questo articolo), sono sicura che in queste quantità non possono fare danni particolari.
La conservazione di questa crema è affidata al phenoxyethanol e ai parabeni, che per quanto possano non stare simpatici costituiscono una coppia formidabile e sicura nel prevenire la proliferazione batterica, quindi anche da questo punto di vista per me è promossa.
Provo invece meno allegria per l’altro conservante in formula, l’imidiazolidinyl urea, che è un cessore di formaldeide; al riguardo, posso consigliarvi di utilizzare meno prodotti possibile con tali cessori, per evitare accumuli.
Purtroppo, la profumazione si accompagna a una discreta fila di allergeni del profumo, che mi portano a sconsigliare questo prodotto per pelli particolarmente sensibili o soggette a reazioni allergiche.
Gli antiossidanti sono presenti in quantità talmente minima che è come se non ci fossero, per questo consiglio sempre di affidarsi a un doposole che ne contenga buone percentuali oppure di provare uno dei miei doposole fai da te.
Curiosità: il Pluridefence, molecola che dovrebbe combattere i composti citotossici anche diversi dai radicali liberi, si trova in inci come Tyrosyl histidine HCL, a percentuale circa dell’1%.
Riassumendo,è un prodotto indicato per chi ha una pelle secca o matura, senza problemi di allergie e che non faccia troppi entra ed esci dall’acqua. Ovviamente non è ecobio.
Spero come al solito di esservi stata utile,
un abbraccio,
Dorothy 🌸
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Grazie mille della informazione e molto interessante sapere cosa usiamo; specialmente cosa mettiamo a nostro viso. grazie ancora.