Questo doccia olio crema Nivea, della linea diamond touch, promette di detergere la pelle idratandola grazie al complesso Hydra IQ. Sulla confezione si sottolinea la presenza dello scintillio di diamanti e il profumo di calla bianca.
L’ho acquistato in quanto avevo necessità di un detergente oleoso per rimuovere i residui di crema solare, senza grattare e senza aggredire troppo la pelle coi bagnoschiuma tradizionali: di norma i doccia olio sono i più indicati in questo senso.
Eccovi quindi la mia recensione e, più avanti, l’analisi dell’inci.
Il doccia olio diamond touch Nivea si presenta in flacone da 250 ml e il prezzo varia dai 2 ai 3€, a seconda di dove lo acquistate.
Il prodotto risulta cremoso, più simile ai normali bagnoschiuma che ai doccia olio che ho provato finora, di un colore bianco perlato e glitterato, dal profumo intenso e persistente, fiorito ma non dolce, che ho trovato gradevolissimo e che su di me dura per una buona mezz’ora.
Il suo lavoro viene svolto in maniera molto efficace, rimuove perfettamente ogni traccia di crema solare, anche quelle waterproof molto resistenti (io quest’estate ho utilizzato questa protezione 30 per bambini di Garnier, che si incolla alla pelle come una guaina), lasciando dopo ogni doccia una patina sulla pelle, come una sorta di olio estremamente leggero, simile alla sensazione che avete quando applicate un latte corpo.
Che sia merito del complesso Hydra IQ, che andremo poi a cercare in inci per poi capire se e come funziona, o di altri ingredienti surgrassanti, questo non so dirvelo, ma in effetti la sensazione di morbidezza e pelle idratata c’è, come promesso.
Ho apprezzato molto anche il fatto che non va ad intaccare la (relativamente poca) abbronzatura che quest’anno sono riuscita ad accumulare, segno che comunque non aggredisce la pelle in modo eccessivo.
Tuttavia, non sono mai riuscita a considerare la pelle davvero idratata dopo l’uso di questo doccia olio Nivea: si tratta di un detergente normalissimo, non ecobio nè tra i più delicati, ma comunque formulato ad arte per dare questa sensazione di morbidezza temporanea.
Ritengo infatti che l’uso della crema idratante post doccia resti indispensabile per evitare la classica secchezza estiva, che specialmente su gambe, pancia e fianchi è sempre in agguato.
Consideriamo comunque che l’efficacia del decantato complesso Hydra IQ non può essere valutata certo da un prodotto a risciacquo…in futuro credo che andrò a prendermi una crema corpo per capire bene la differenza rispetto a prodotti che non contengono questa molecola creata dai laboratori Beiersdorf (Nivea).
Lo scintillio di diamanti, reclamizzato dal nome diamond touch di questa linea Nivea, si perde appena il prodotto inizia a fare schiuma sulla spugna, ma non credo che qualcuno avrebbe voglia di andare in giro in stile fatina luminosa, riempendosi di brillantini durante la doccia…quindi va bene così.
Arriviamo dunque all’analisi dell’inci.
Il potere detergente di questo doccia olio Nivea è affidato alla coppia di tensioattivi più comune e classica che ci sia: SLES e betaina.
Il sodium laureth sulfate è un tensioattivo anionico piuttosto sgrassante, ma biodegradabile pur essendo ottenuto di sintesi da una base vegetale. La sua aggressività viene bilanciata da un tensioattivo anfotero, in questo caso la cocamidopropyl betaine, la cui presenza garantisce un’abbattimento del potere sgrassante di entrambi.
Al terzo posto troviamo un famigerato PEG, (sigla che sta per polyethylene glycol).
Il PEG-7 glyceryl cocoate è un emulsionante che surgrassa la formula e abbatte l’aggressività dei tensioattivi.
Si tratta sostanzialmente di acidi grassi del cocco etossilati, quindi per ogni mole di glyceryl cocoate abbiamo 7 moli di ossido di etilene: ne risulta un olio sintetico molto più leggero di quello vegetale di partenza, a cui probabilmente dobbiamo imputare la sensazione di morbidezza e leggera patina che il diamond touch doccia olio lascia sulla pelle. In fondo è un PEG a valore basso, se non siete strettamente ecobio (cosa avete aperto a fare una review Nivea??? 😀 ) secondo me si può chiudere un occhio.
Dopo il profumo, su cui sicuramente non sono stati avari, troviamo due ingredienti che fanno la loro parte nell’addolcire e surgrassare la formula, ossia l‘olio di semi di girasole (helianthus annuus seed oil) e la glicerina.
Siamo pronti a svelare l’arcano: qual’è il fulcro del complesso Hydra IQ? come funziona?
Da quel che si deduce dal materiale messo in circolazione da Nivea, l’Hydra IQ sfrutta la scoperta del biologo americano Agre sull’esistenza delle acquaporine, ossia dei canali proteici che fanno passare singole molecole d’acqua attraverso le cellule (non intorno, come si credeva prima).
Questi canali sono fondamentali per l’idratazione della pelle, e la loro attività verrebbe stimolata dalle molecole di gluco-glicerolo (glyceryl glucoside).
Su PubMed c’è questa documentazione dalla quale risulta che il glyceryl glucoside in effetti stimola le acquaporine e riduce la perdita d’acqua transepidermica, e pertanto costituisce una buona opzione di trattamento per la pelle disidratata. Olè! Bravi! (resta beninteso che la funzione di un bagnoschiuma non è idratarvi, quindi se volete testare questa molecola comprate altro).
Vorrei farvi notare come lo scintillio di diamanti tanto decantato dalla linea diamond touch Nivea abbia un fondo di verità: in fondo alla seconda riga dell’inci trovate proprio diamond powder!
Ebbene signori miei (oddio, mentre lo scrivevo l’ho pensato con la voce di Renzi… devo smetterla di guardare Crozza) abbiamo della polvere di diamanti in un bagnoschiuma, che verrà lavata via insieme a quest’ultimo e risulterà del tutto inutile. Però dai, nonostante in formula ci sia un altro aiutino chimico per l’effetto ottico, la polvere di diamanti fa scena. 😀
In mezzo poi ai vari addensanti ed emulsionanti di questo doccia olio Nivea, trovo davvero pessime le scelte di inserire altri PEG a numero particolarmente alto: il valore numerico che accompagna i PEG si riferisce infatti alle moli di ossido di etilene legate a ogni mole di sostanza vegetale di base, pertanto più questo valore è alto più è probabile che vi siano residui tossici della lavorazione di questi ingredienti.
Il fatto che i PEG-40, PEG-200 e PEG-90 si trovino molto in basso nell’inci, in un prodotto che non resta a contatto con la pelle, mi spiange a chiudere un occhio, ma sicuramente esistono emulsionanti e solubilizzanti meno brutti e altrettanto funzionali.
Il sistema conservante scelto dai formulatori Nivea non è niente male, in particolar modo mi fa piacere non vedere chelanti nè cessori di formaldeide.
Il sodium benzoate è infatti usato anche in molti cosmetici ecobiologici, ma se in prodotti leave in può dare dei problemi di sensibilizzazione, in un bagnoschiuma è un’ottima idea.
Una curiosità: l’effetto super perlato di shampo e bagnoschiuma, con quelle meravigliose scie madreperla, è dato dal glycol distearate che vedete in inci (e che sicuramente fa gran parte del lavoro attribuito alla polvere di diamanti).
Com’era poi prevedibile, visto l’odore molto intenso del doccia olio diamon touch, la lista degli allergeni del profumo è piuttosto nutrita, ma trattandosi sempre di un bagnoschiuma non dovrebbero dare problemi.
Nel complesso la mia opinione è positiva, poichè questo doccia olio crema Nivea deterge efficacemente anche prodotti waterproof, non mi hai mai inaridito la pelle e ha una gradevolezza d’uso decisamente elevata, un po’ per il profumo e un po’ perchè la sensazione che lascia sulla pelle è proprio gradevole.
Avendolo utilizzato tutti i giorni per quasi un mese, la mancanza di effetti collaterali tipici dei detergenti aggressivi di larga distribuzione me lo fa promuovere serenamente, anche se non è esattamente il doccia olio che mi aspettavo di aver comprato (è decisamente più un doccia crema).
Non essendo il top della delicatezza, comunque ve lo Sconsiglio se siete particolarmente sensibili a qualcuno dei componenti o in generale avete la pelle molto delicata.
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A presto!
Dorothy 🌸
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