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SUKIN – Purely Ageless Intensive Firming serum – OPINIONE E INCI | cINCIschiando

Sukin Purely Ageless Intensive firming – caratteristiche

  • Cos’è – siero fluido antiage
  • Cosa promette – rassoda, affina e liscia la pelle, proteggendola dalle condizioni ambientali e riducendo i segni di invecchiamento in 14 giorni
  • Prezzo / quantità – circa 23 euro per 30 ml
  • Dove si acquista – online qui e qui
  • OpinionePromosso

Analisi inci / ingredienti


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Il siero Purely Ageless Intensive Firming di Sukin propone una formula interamente ecobiologica e dermocompatibile.
Questo siero non è un classico gel, ma un’emulsione, che unisce una piccola quota grassa alla base idratante del prodotto, presentandosi quindi come una cremina molto fluida.

Superata la prima parte di ingredienti più tecnici, ossia una serie di gelificanti ed emulsionanti di origine vegetale, tra cui spicca giusto qualche goccia di glicerina idratante, troviamo il primo attivo della formula: il ribosio.
Non credo di aver mai scritto in precedenza di questo carboidrato, che troviamo normalmente nella cute come parte dell’ATP (adenosine triphosphate), la principale fonte di energia usata nei metabolismi cellulari.
Il ribosio dovrebbe essere in grado di stimolare una migliore rigenerazione dell’ATP, che con l’invecchiamento tende a decrescere.

Il resto dell’INCI del Purely Ageless Intensive Firming serum di Sukin ci restituisce principalmente estratti vegetali:
Baobab (Adansonia Digitata), antiossidante grazie all’elevato contenuto di vitamine A e C, ma anche antinfiammatorio
Karkadè (Hibiscus Sabdariffa), antinfiammatorio, lenitivo e antiossidante
Bacche di Goji (Lycium Barbarum), potenti antiossidanti
Bacche di Acai (Euterpe Oleracea), fortemente antiossidanti e protettive del microcircolo

La quota grassa di questo siero antiage è ovviamente relegata a piccole dosi, in modo da ammorbidire la pelle senza comunque ungerla. I due emollienti principali sono esteri, quindi oli vegetali raffinati per essere leggerissimi sulla pelle, ma non molto nutrienti (caprylic/capric triglyceride e coco-caprylate), mentre a metà INCI troviamo burro di cacao (Theobroma Cacao), olio di macadamia (Macadamia Ternifolia), olio di argan (Argania Spinosa) e olio di rosa canina.

L’azione antiossidante del prodotto è sostenuta anche da una goccia di vitamina E (tocopherol), mentre la profumazione è interamente affidata agli oli essenziali, soprattutto di diverse varietà di mandarino, con una punta di lavanda.

Il sistema conservante è efficace e sicuro, mentre gli allergeni degli oli essenziali, seppur limitati, possono dare fastidio alle pelli reattive.

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Commento

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Una formula del genere non può che essere promossa, coprendo tutte le necessità utili ad un buon trattamento antiossidante, indispensabile per evitare danni dai radicali liberi che quotidianamente aggrediscono le cellule cutanee.
La formula interamente ecosostenibile, dermoaffine e vegan del Purely Ageless Intensive firming serum di Sukin credo possa soddisfare anche i gusti eticamente più esigenti.

Se non ci si espone al sole in modo intensivo, questo è il classico siero antiossidante che va benissimo al mattino in qualsiasi stagione, e che può essere adattato a qualsiasi tipologia e condizione cutanea in base ai prodotti che gli si abbinano: un gel idratante per le pelli grasse e disidratate, un olio per le pelli più secche ed esigenti, una crema corposa in caso faccia molto freddo, ma anche usato da solo se c’è davvero troppo caldo.

Attenzione però: gli oli essenziali di agrumi sono potenzialmente fototossici, il che significa che pensare di andarsi a mettere al sole con un prodotto profumato in questo modo è sempre una pessima idea se non si desiderano dermatiti e sfoghi irritativi.

Ad una prima lettura del claim dell’azienda ho pensato che stessero facendo promesse eccessivamente roboanti per un prodotto che, sì, si presenta carino, ma non credevo potesse andare oltre la semplice azione antiossidante di base, indispensabile per una corretta protezione e prevenzione contro i danni ossidativi e da fotoinvecchiamento, ma certo non in grado di “ridurre i segni di invecchiamento in 14 giorni”.
Eppure il ribosio, questa particolare molecola estremamente affine ai componenti cutanei, in uno studio clinico è riuscito a ridurre profondità e area delle rughe già nel primo test a due settimane dall’inizio dell’applicazione.

Con un po’ di realismo, è però necessario tenere conto che difficilmente i miglioramenti saranno visibili senza strumentazione prima di 2-3 mesi di uso continuativo (e questo vale anche per le molecole molto più conosciute, usate e potenti), e soprattutto sarà difficile ottenere alcunché se la skincare routine nel suo insieme non è ben bilanciata sulle effettive necessità della pelle, con la giusta attenzione alla protezione solare (ne abbiamo parlato QUI) e alla detersione (QUI).
In generale il siero Sukin Purely Ageless è perfetto per la prevenzione antiage e il trattamento dei primi segni, mentre le pelli più segnate ed esigenti possono usarlo al mattino, preferendo di sera un trattamento più intensivo a base di vitamina A.
Non è adatto a pelli particolarmente reattive o allergiche.

  • Rispetta il claim dell’azienda?Il claim dell’azienda è sicuramente un pochino esagerato, per cui non cercherei risultati eclatanti in 14 giorni né utilizzerei questo prodotto per “affinare la pelle”. Sul lungo periodo è sicuramente in grado di migliorare il tono cutaneo, proteggendo quotidianamente la pelle dal fotoinvecchiamento e dallo stress ossidativo.
  • Ecosostenibile / dermocompatibile? del tutto dermoaffine ed ecocompatibile
  • Certificato ecobio / cosmetico biologico? Non certificato.
  • Vegan?
  • Per cute sensibile? CONTIENE allergeni del profumo

Dorothy Danielle

I post pubblicati nella rubrica cINCIschiando NON sono recensioni d’uso ma analisi richieste dai lettori, che mandano l’INCI di un prodotto cosmetico di loro interesse affinché sia commentato. Ottieni la tua analisi INCI in cINCIschiando cliccando qui.
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6 pensieri su “SUKIN – Purely Ageless Intensive Firming serum – OPINIONE E INCI | cINCIschiando

  1. Maria Iannaccone says:

    Grazie Dorothy, per questo prodotto di cui non avevo mai sentito parlare.
    È invece la seconda volta, che in un prodotto cosmetico trovo la Rizobian gum nell’elenco degli ingredienti, e aveva attirato la mia attenzione già alla prima lettura, come la più nota e conosciuta Acacia Senegal gum (un’interessante resina fatta di glicoproteine e polisaccaridi, che sembra trattenga l’idratazione della pelle, con un effetto lifting).
    Tu poni L’accento sul ribosio, ma vedo che qui è presente sia la gomma arabica che la Rizobian, tra l’altro ai primi posti dell’inci.
    A me danno tanto l’idea di essere due attivi, e anche interessanti, così, a pelle.
    Nella tua analisi del prodotto invece, non ne trovo menzione, vuol dire che non sono così significativi?

    • Dorothy says:

      Buonasera Maria,
      L’Acacia senegal Gum è anche detta “collagene vegetale” perchè ha le stesse (poche) qualità cosmetiche di quest’ultimo (avrai sicuramente letto la rubrica in merito): aumenta la capacità idratante del prodotto, con un leggero effetto filmante che potrebbe avere un temporaneo effetto tensore. Idem per la Rhizobium Gum, prodotta invece per fermentazione batterica. A seconda dei casi questi ingredienti possono essere usati anche solo per modificare un po’ la texture del prodotto e dare un tocco gelatinoso.
      Siccome questo di Sukin è un siero dichiaratamente antiage, preferisco focalizzare un’analisi INCI già fin troppo lunga sugli ingredienti che hanno un valore in tal senso e non sui soliti idratanti, utilissimi, ci mancherebbe, ma dall’azione abbastanza scontata che sicuramente non è il motivo per cui eventualmente investire su questo prodotto.
      Buon proseguimento,
      Dorothy

  2. Laura says:

    Buongiorno Dorothy prima di tutto grazie per le tue continue ed utilissime informazioni. Ti seguo sempre e leggo i tuoi commenti dedicati sempre comunque a creme o sieri indicati per: “la prevenzione antiage e il trattamento dei primi segni, mentre le pelli più segnate ed esigenti……..”. Probabilmente ti scrivono solo persone ” giovani” e io non trovo indicazioni di creme e sieri per pelli di sessantenni come la mia. Attendo fiduciosa che qualche lettrice ti chiesa di analizzare qualche prodotto adatto anche a noi o hai in progetto una skin care routine dedicata a noi vecchiette? Grazie per tutto.

    • Dorothy says:

      Buonasera Laura,
      grazie a te per aver letto e apprezzato l’articolo.
      Considera che l’unico attivo antiage riconosciuto come in grado di far regredire i segni di invecchiamento già presenti è la vitamina A (quindi i retinoidi), per questo consiglio sempre alle pelli segnate di non limitarsi a trattamenti antiossidanti o molecole antiage più delicate, ma di utilizzare di sera anche trattamenti più potenti.
      Questo siero ha una componente antiossidante e antiage che al mattino fa bene a qualsiasi condizione cutanea, ed è adatto a partire dai 20 anni in su come trattamento di prevenzione: prevenire è fondamentale, anche a 60-70 anni, perchè la situazione può sempre peggiorare e lo stress ossidativo è sempre un problema.
      Una pelle molto giovane potrà usare questo tipo di prodotti mattino e sera, perchè la prevenzione basta e avanza, mentre dai 30-35 anni (ma anche molto prima, se opportuno) bisogna iniziare a introdurre i carichi pesanti.
      Sicuramente trovi dei prodotti contenenti retinoidi nella maggior parte delle skincare routine pubblicate, il problema con queste molecole è che bisogna farvi abituare la pelle gradualmente per scongiurare secchezza e irritazioni, che fanno purtroppo parte del loro effetto fisiologico sulla pelle. Bisogna anche abbinarle a prodotti lenitivi, idratanti e ricostituenti adatti, non sono facilissime da utilizzare.
      In sostanza, quando si parla di antiage, il 99% di ciò che troviamo sul mercato ha un’azione preventiva o comunque di mantenimento, per questo anche i prodotti richiesti da lettrici over 30 (che sono la maggioranza) difficilmente possono essere utilizzati come trattamenti antirughe “intensivi” sui segni già presenti.
      Qualche novità come trattamento antiage ci sta arrivando dalla ricerca sui peptidi, ma questi non andranno comunque a scalzare l’importanza dei retinoidi nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo, mentre forniscono e forniranno senza dubbio una risorsa valida sia in termini di prevenzione, sia in termini di riduzione dei segni già presenti.
      A presto!
      Dorothy

      • Alessia says:

        Cara Dorothy,grazie mille per la spiegazione. Mi piacerebbe sapere se possiamo basarci sui retinoidi anche per il contorno occhi, o data la delicatezza della zona dobbiamo accontentarci dei prodotti antiage preventivi. Grazie, a presto.

        • Dorothy says:

          Ciao Alessia,
          Sul contorno occhi è in ogni caso necessario mantenersi su dosaggi bassi, eventualmente “tagliando” i prodotti con retinoidi con altri neutri e restitutivi, oppure applicando il prodotto alla vitamina A dopo aver già steso un’altra crema specifica.
          Si può anche applicare il prodotto alla vitamina A solo 1-2 volte a settimana.
          Ovviamente ci sono casi di pelli particolarmente delicate e reattive che necessitano di ulteriore ed estrema cautela, ma in assoluto non ci sono controindicazioni sull’uso della vitamina A in zona perioculare.
          A presto!
          Dorothy

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