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ZAIC 20 – Mask maschera in gel – opinione e INCI

zaic 20 mask – caratteristiche

    • Cos’è – maschera viso per pelle grassa e impura per il trattamento intensivo di brufoli e punti neri
    • Cosa promette – pelle pulita, rigenerata, levigata e luminosa
    • Prezzo / quantità – circa 25 euro per 50 ml
    • Descrizione – gel trasparente in confezione a tubetto con tappo dosatore

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valutazione

❤️ Bocciato – formulazione che tortura la pelle, risultati sovrastimati e concreto rischio di sensibilizzazione

a chi lo consiglio?

A nessuno, al massimo ti concedo di regalarla alla collega rompiscatole, ammesso che tu voglia farle un regalo da 25 euro.

dove si compra?

  •  in farmacia e in parafarmacia

recensione d’uso

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Conosco la maschera Zaic 20 da diversi lustri, memore di un funesto periodo in cui veniva allegramente prescritta da medici dermatologi dal dubbio sense of humor, ad adolescenti martoriati da punti neri ed acne, che dovevano essere particolarmente antipatici ai professionisti della medicina che avrebbero dovuto curarli.

Il beccuccio del tappo di questa maschera si gira e svela un foro da quale, con una leggera pressione sul corpo del tubetto, eroga un gel chiaro e trasparente, dalla consistenza molto viscosa e collosa e dall’odore agrumato molto alcolico.

Questo packaging, più che impedire la contaminazione del prodotto, pressochè impossibile trattandosi di plastica liquida condita da antibatterici sterminanti, impedisce che questo si secchi rendendone impossibile l’uso.

Zaic 20 mask brucia abbastanza nei primi minuti di applicazione, mentre si sta solidificando, e bisogna applicarla ben lontana dalla zona perioculare perchè mentre evapora effettivamente infastidisce gli occhi.
Quando si solidifica inizia a tirare la pelle, non come una maschera all’argilla ma comunque evidenziando la propria presenza: è il momento di tirarla via come se ci si stesse spellando, in quanto la pellicola trasparente che aderisce al viso inizierà a sollevarsi dagli angoli.

Il primo impatto tattile con la pelle dopo la rimozione della maschera è di una cute liscissima, il problema è che davanti allo specchio ci si rende conto che in alcune zone la maschera ha delineato un arrossamento che segue precisamente i confini dell’applicazione.
La pelle appare generalmente più pulita e i pori minimamente ristretti, effetto dovuto all’azione denaturante dell’alcool sulle proteine e ad una temporanea dilatazione della pelle intorno ai pori.

Su comedoni chiusi, ossia punti bianchi e brufoli, l’effetto di Zaic 20 mask è disastroso, alimentando l’infiammazione in corso.
Sui punti neri ha un leggero effetto solvente sul tappo di cheratina superficiale, permettendo quindi un flusso migliore senza che il sebo tappi i pori.
Risultati minimi, ottenibili con prodotti diversi e più delicati, che non valgono la pena di sopportare irritazione cutanea, indebolimento della pelle, e utilizzo di triclosan.

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La pelle grassa e impura non ha infatti alcun bisogno di essere stuzzicata, essendo già abbastanza infiammata per gli affari suoi, non ha bisogno di alcool disseccante visto che i sebociti continueranno a fare il loro lavoro tranquillamente, e molto spesso non ha neppure bisogno di antibatterici, visto che molto spesso la causa delle impurità non coinvolge infezioni.

    • Funziona?

Zaic 20 mask promette cinque azioni:
comedolitica, scioglie i punti neri sufficientemente (si tratta sempre di rimedi molto temporanei)
levigante, anche troppo, sembravo ustionata
lenitiva… Esattamente il contrario!
-emolliente… Nemmeno per sbaglio.
idratante… Hanno dimenticato di scrivere “dis“-idratante.

    • Cosa mi è piaciuto

NULLA.

    • Cosa NON mi è piaciuto

La pelle arrossata e la formulazione.

analisi inci – ingredients list

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Un gel a base di acqua e vagonate di alcool denaturato non promette nulla di buono, ed è esattamente il contenuto principale di Zaic 20 mask.
Il polyvinyl alcohol è invece la sostanza sintetica che forma la pellicola trasparente quando acqua e alcool sono evaporati.

Gli attivi principali della formula, come reclamizzato sulla confezione, dovrebbero essere sei:

  •  acido azelaico, effettivamente un ottimo acido per le pelli impure (nonanedioic acid)
  • Triclosan, potentissimo antibatterico che distrugge qualsiasi cosa e ha il poco simpatico vizio di accumularsi per via sistemica nell’organismo, al punto che il latte materno di chi fa uso di prodotti contenenti questa sostanza facilmente ne presenta traccia.

Visto che il chimico industriale Fabrizio Zago ha spiegato la questione in modo molto più chiaro di quanto potrei mai fare io, ne approfitto per lasciarti il video del suo intervento.

  •  acido salicilico, anche questo eccezionale per le pelli impure, in quanto leviga e svolge una buona azione comedolitica sui tappi cheratinici che ostruiscono i pori (punti neri)
  • Multifruit BSC, una sorta di mix di acidi della frutta derivati da mirtillo, canna da zucchero, limone, acero e arancia. Un micropeeling enzimatico superficiale, apprezzabile.
  • Pentavitin®, in inci saccharide isomerate, un ingrediente naturale che dovrebbe idratare la pelle a lungo ma purtroppo resta sulla pelle per solo pochi minuti e deve arginare il disastro dell’alcool denaturato
  • Aloe vera, l’ingrediente più fuffa possibile se utilizzato in percentuali microbiche e senza una reale permanenza sulla cute.

La formulazione così fatta, senza ulteriori battericidi nè conservanti se non un chelante contro i metalli pesanti, permette un PAO di due anni.
In generale un prodotto che parte bene nell’intenzione ma si rovina con triclosan e vagonate di alcool denaturato che irritano la pelle, infiammano eventuali brufoli e disidratano profondamente la cute indebolendo la coesione cutanea.

  • Bioecocompatibile? No, contiene ingredienti potenzialmente inquinanti e non dermoaffini
  • Certificato ecobio? No.
  • Vegan? No
  • Halal? Non è certificato idoneo per consumatori di fede islamica

Dorothy 🌸

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7 pensieri su “ZAIC 20 – Mask maschera in gel – opinione e INCI

  1. Paola says:

    Buongiorno Dorothy. Ho trovato il tuo blog per caso e sono piacevolmente sorpresa dal tuo impegno . Con il tempo mi sto avvicinando a tutto ciò che è naturale di conseguenza trovo molto interessante il tuo blog. COMPLIMENTI, MOLTO BRAVA……………..
    Buona giornata
    Paola

  2. Maria Iannaccone says:

    Ciao Dorothy, avevo utilizzato anni fa un fondotinta di questa marca, in piena crisi acneica (prescrittomi con sufficienza dalla dermatologa, che avevo implorato). Questa maschera la conosco grazie alla tua recensione, e per l’ennesima volta mi chiedo perché nel 2016 formulino ancora alla vecchia maniera… non sono formule ormai superate, visti gli ultimi accadimenti nel mondo della cosmesi? Riguardo l’alcol, so che già ne hai parlato negli ingredienti cosmetici. Vedo alcune marche, soprattutto quelle tedesche, che riempiono di alcol tutta la linea dei prodotti dal detergente viso, al tonico, alla crema idratante. Sarebbe bene evitare del tutto una routine con prodotti a base di alcool?

    • Dorothy says:

      Ciao Maria,
      come al solito non si può prescindere dal singolo prodotto e da altri fattori per capire dove l’alcool va evitato e dove invece può essere accettabilissimo anche se in percentuali notevoli.
      Non da ultimo conta anche la routine nella quale ogni prodotto è inserito, come viene utilizzato insomma.
      In generale è abbastanza inuitivo che non va bene per nessuno una routine basata su sapone detergente schiumogeno + tonico alcolico + siero alcolico + crema leggerissima con tipica formulazione tedesca.
      La cosmesi tedesca abbonda nell’alcool anche per poter utilizzare meno conservanti e ottenere prodotti dalla texture più leggera, alcuni sono ottimi, altri terrificanti, come in ogni cosa.
      Buona serata,
      Dorothy

      • Maria Iannaccone says:

        Grazie ancora. Quindi, l’alcol serve ad alleggerire la pesantezza delle creme? Per esempio, una crema contenente acqua, olio vegetale e alcool, è più leggera di una crema che non contiene alcool in posizione alta?

        • Dorothy says:

          Buongiorno Maria, non necessariamente, dipende ovviamente da come sono formulate le due creme e cos’altro contengono. Ovviamente l’alcool evaporando rende percettivamente meno pesante e concentrato un prodotto sulla pelle, ma è una semplice conseguenza, non viene utilizzato con questo preciso intento.
          Buona giornata,
          Dorothy

  3. Angela says:

    Allucinante il calcolo fatto dal chimico!! Non capirò mai perché continuano ad usare simili schifezze!
    Ciao Dorothy!

    • Dorothy says:

      Ciao Angela, purtroppo le aziende fanno molta fatica ad adeguarsi agli standard ecologici europei e spesso non vi è neppure interesse a farlo, almeno fino a quando il consumatore non è informato e continua ad acquistare, a maggior ragione considerando che legalmente il triclosan può essere usato fino al 0,3% (nei colluttori massimo 0,2).
      Buona giornata, a presto!

      Dorothy

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